Donna precipita per 200 metri e muore 

Una turista tedesca di 59 anni era salita con gli sci sul Monte Sommo: aveva chiamato i soccorsi dicendo di essersi persa


di Tiziana Campagnoli


VAL DI VIZZE. Un volo di duecento metri lungo i pendii del monte Sommo, in Val di Vizze, non ha lasciato scampo a una turista tedesca di 59 anni, partita ieri mattina per un’escursione scialpinistica.

Il corpo senza vita della donna è stato recuperato nel tardo pomeriggio, dopo un disperato tentativo di rintracciarla e salvarla fatto dagli uomini del soccorso alpino di Vipiteno guidati da Peter Payrer.

In mattinata, la donna era partita da sola alla volta del monte Sommo. Lungo la via di salita, sci ai piedi, non avrebbe avuto problemi, problemi che si sono concretizzati, purtroppo, al momento di rientrare a valle. La turista germanica ha probabilmente perso la traccia da lei stessa impressa nella neve abbondante. A quel punto, forse disorientata e agitata, la donna ha cercato di trovare una via di discesa togliendosi gli sci e procedendo a piedi. Si è però infilata in un canalone, in un’area impervia e resa ancora più difficile da percorrere dalle abbondanti precipitazioni nevose degli ultimi giorni. È stato in questo momento che la scialpinista ha fatto partire una chiamata di emergenza al 118. Ha spiegato alla centrale che procedere con gli sci si era dimostrato troppo faticoso e che peraltro il cammino risultava a sua volta un’impresa, nella neve alta molte energie si disperdevano e il morale non riusciva a trovare appigli per incoraggiare una difficile corsa verso un luogo sicuro.

Il 118 ha sollecitato l’intervento del Soccorso alpino di Vipiteno e la squadra condotta da Payrer ha trovato presto la traccia lasciata nella neve del monte Sommo. “Ci siamo diretti verso il canalone probabilmente imboccato dalla donna - racconta Payrer - ma le condizioni erano troppo pericolose, la situazione della neve, l’ambiente, tutto ci ha sconsigliato di proseguire le ricerche sul terreno e ci ha spinto a chiamare l’elicottero. E l’elicottero è arrivato subito e non ha avuto problemi a sorvolare la zona in cui era finita la turista. Questione di minuti - continua Payrer - e l’equipaggio del Pelikan 2 ha individuato la scialpinista, a una quota intorno ai 1800 metri. Con il verricello i tecnici si sono calati, ma purtroppo hanno raggiunto la donna quando non c’era più nulla da fare in suo soccorso. Era già morta”.

I soccorritori hanno ricostruito la caduta fatale alla turista. Probabilmente, è scivolata per circa duecento metri, morendo sul colpo.

“I versanti del monte Sommo - spiega Payrer - sono una zona nota per escursioni scialpinistiche. Non è un’area pericolosa o particolarmente impegnativa, ma certo perdere la traccia e non saper come rientrare a valle rende la gita complicata, affannosa. Inoltre, la signora è finita in un canalone con tratti rocciosi insidiosi, affioranti in uno scenario segnato da molta neve (a valle c’erano 40 centimetri freschi, ndr) e altri tratti ghiacciati, duri, difficili da percorrere e da ricostruire nell’ipotetica mappa di un possibile percorso verso valle”.

La morte della 59enne germanica è stata dovuta a ferite e traumi riportati nella caduta. Escluse ipotesi di valanghe e distacchi nevosi che possano averla coinvolta.(fdd)













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