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Fermati siriani sbarcati a Lampedusa e l’Austria mette in campo i «Puma» 

I controlli al confine. Lo scorso fine settimana la polizia austriaca ha rintracciato complessivamente 9 persone ma si teme un aumento a breve Da novembre sarà messa in campo l’unità speciale per la tutela dei confini costituita nel 2018. Dall’inizio dell’anno fermati 3.300 irregolari (-12,3%)


Massimiliano Bona


BRENNERO. Rintracciati nove migranti, nel fine settimana, al Brennero, proprio a ridosso del confine. Di questo gruppetto tre provenivano da Lampedusa e hanno fatto suonare il campanello d’allarme soprattutto alla polizia austriaca, che dal due ottobre - come ha annunciato anche la Kronen Zeitung - allestirà un nuovo servizio dedicato mentre da novembre è intenzionata ad impiegare anche l’unità speciale «Puma». Si tratta, per inciso, di un gruppo istituito nel 2018 dall’ex ministro dell’Interno Herbert Kickl (nel governo Kurz I dal 2017 al 2019) proprio per presidiare i confini e che risponde direttamente alla “Landespolizeidirektion”. 

L’obiettivo dell’impiego di questa unità era proprio quello di intervenire, in caso di bisogno, in tempi ragionevolmente brevi per riuscire a gestire in modo ottimale situazioni di emergenza, come quella dell’ottobre 2015, quando in poche ore arrivarono al confine migliaia di persone - molte delle quali clandestine - e la situazione diventò complessa. 

Per Mario Deriu, segretario provinciale del Siulp, il quadro generale al momento non desta particolari preoccupazioni ma è chiaro che una parte dei migranti sbarcati in Sicilia passerà anche al Brennero. E a testimoniarlo sono i transiti di questi ultimissimi giorni. 

Dalla settimana scorsa, lo ricordiamo, sono state riattivate dopo 4 anni le scorte trilaterali, che sicuramente rappresentano uno strumento in più per Austria e Germania nel gestire e controllare i flussi da Sud. Come sottolinea la polizia austriaca adesso non ci sono particolari preoccupazioni ma «sappiamo bene, come è accaduto nel 2015, che il quadro generale può mutare da un momento all’altro», ha sottolineato sempre alla Kronen Zeitung il direttore della Landespolizei Helmut Tomac. Per l’Italia l’avvio delle scorte trilaterali pone invece anche una questione di organico, ribadisce il sindacato.

Dall’inizio dell’anno hanno varcato il confine 3.300 persono in modo irregolare.

Le cifre del 2023 per l’Austria sono tutto sommato rassicuranti. Sono state fermate, infatti, 3.300 persone che hanno cercato di varcare il confine in modo irregolare. E rispetto allo scorso anno - fatto questo da non sottovalutare in un giudizio complessivo - si registra un calo dei flussi del 12,3 per cento, come documenta sempre il quotidiano austriaco. Il Tirolo, da questo punto di vista, si conferma un luogo di transito ma la maggior parte dei migranti sceglie al momento rotte alternative per andare verso Nord, in particolare dalla Francia e dalla Spagna. 

Sebbene la situazione sia dunque, tutto sommato, sotto controllo l’Austria non intende restare certamente a guardare. Il nuovo servizio sarà attivato dal 2 ottobre ma sarà pienamente operativo da novembre. 

Al momento vengono effettuati dei controlli a vista e la polizia austriaca chiede documenti e patente di guida, che verifica poi in tempo reale al database per capire se si tratti o meno di persone in regola. 

Giro di vite anche sui controlli autostradali: fermati anche tre siriani provenienti da Lampedusa.

Che qualcosa si stia muovendo è peraltro sotto gli occhi di tutti. La polizia austriaca ha presidiato, come detto, nelle scorse ore anche l’A13, autostrada austriaca che collega Innsbruck con il passo del Brennero. Nove le persone complessivamente rintracciate. E fra esse anche tre siriani che erano giunti pochi giorni fa a Lampedusa con uno dei tanti viaggi della speranza. La scorsa settimana si sono succeduti al molo Favarolo 13 sbarchi nell'arco di neanche 1 ora.













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