Focolaio Covid all’Alupress: 25 casi 

L’allarme. Dopo la prima positività registrata, l’azienda brissinese ha effettuato 300 test fra i collaboratori facendo emergere altri contagiati La direzione: «I casi sono concentrati in un’unica area. Le infezioni potrebbero essere avvenute attraverso i carpooling e in ambienti privati»


Fausto Da Deppo


Bressanone. Un focolaio di Covid 19 è stato individuato all’Alupress. I casi emersi e immediatamente isolati sono 25 nella sede in zona industriale a Bressanone e l’allarme ha subito messo in moto le misure previste per il contenimento del contagio. L’Azienda sanitaria e la direzione dell’Alupress si sono attivate, tra l’attesa di ulteriori verifiche e l’applicazione dei protocolli di prevenzione. Nel frattempo, prosegue l’attività lavorativa all’Alupress, azienda specializzata nella lavorazione dell’alluminio. Complessivamente, i dipendenti dello stabilimento in zona industriale a Bressanone sono circa 570, ma Alupress ha sedi anche in Germania e negli Stati Uniti.

“Dal primo caso positivo di Covid, registrato poco più di una settimana fa, l’azienda familiare Alupress ha effettuato volontariamente oltre 300 test pcr per proteggere i suoi collaboratori. Lo scopo dei test – ha spiegato ieri l’Alupress in un comunicato stampa - era quello di isolare tutti i casi positivi al fine di eliminare qualsiasi rischio di infezione all’interno dell’azienda. Questi test hanno portato a rilevare 25 casi di Covid19, che si sono concentrati in un’unica area. A oggi, i dipendenti interessati sono in gran parte privi di sintomi. La consociata Alupress Tooling non è coinvolta. Secondo lo stato attuale delle conoscenze e dell’esame da parte del servizio medico aziendale – prosegue il comunicato - le infezioni non sono avvenute all’interno dell’azienda, ma piuttosto attraverso i carpooling e nell’ambiente privato. L’azienda ha reagito immediatamente alla situazione con ulteriori misure igieniche e di distanza interpersonale. Queste misure sono state definite e attuate in stretta collaborazione con il medico aziendale e l’azienda sanitaria”.

“Le aziende hanno fatto e stanno facendo di tutto e tutto il possibile per evitare la diffusione dei contagi – ha dichiarato ieri Federico Giudiceandrea, presidente di Assoimprenditori Alto Adige – purtroppo il rischio zero non esiste e i casi di positività possono sempre emergere. Mi risulta che all’Alupress siano stati fatti 300 tamponi, i casi accertati dovrebbero essere 25. L’importante è tenere alta la guardia sempre e cercare di far convivere salute ed economia, come del resto sta cercando di fare il Governo nazionale e come in generale si fa nel mondo in questo frangente così delicato. In questo senso, credo che l’Italia e l’Alto Adige stiano facendo bene nell’adottare e applicare le misure di contrasto alla pandemia e la speranza è che arrivi presto un vaccino. Nell’attesa, è difficile avere zero casi di Covid e l’importante, lo ripeto, è individuare, riconoscere ed isolare i casi, adottando di conseguenza le misure necessarie. Abbiamo valutato protocolli e disposizioni insieme ai sindacati e all’Azienda sanitaria”.

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