Frana sui binari, ci sono due indagati a Rio Pusteria 

L’inchiesta. Sono il proprietario del terreno e il referente della zona della società Rfi Il collegamento è rimasto interrotto per giorni creando non pochi disagi ai pendolari 



Rio pusteria. Ci sono due indagati per il deragliamento del treno, lo scorso 18 novembre, tra Rio Pusteria e Vandoies causato da una frana. Si tratta di un provvedimento che la Procura di Bolzano ha adottato per consentire di procedere con tutte le indagini del caso e le due persone iscritte sul registro degli indagati sono il proprietario del terreno da cui si è staccata la frana, poi finita sul convoglio, e un responsabile di Rete Ferroviaria italiana. I reati ipotizzati sono contemplati dagli articoli 426 (che punisce chiunque cagioni un’inondazione o una frana), 449 (che punisce i delitti colposi e che, nel caso di disastro ferroviario, stabilisce che la pena venga raddoppiata) e 450 (che punisce chiunque, con la propria azione o omissione colposa, fa sorgere o persistere il pericolo di un disastro ferroviario) del Codice penale.

Per questo, nella giornata di oggi, il giudice per le indagini preliminari, su richiesta della procura, affiderà l’incarico a un perito che, in vista di incidente probatorio, dovrà cercare di fare chiarezza su quanto accaduto, stabilirne le cause e valutarne la reale gravità. Il perito, infatti, è chiamato a rispondere a poche, ma fondamentali domande e, per farlo, sarà chiamato a descrivere i luoghi in cui è avvenuto lo smottamento, fissare la quantità di materiale scesa sulla linea ferroviaria, stabilirne le cause, valutando se siano state accidentali o vi sia stata colpa umana.

Dovrà anche verificare se, con l’uscita del convoglio dai binari, ci sia stato realmente il pericolo di un disastro. Le risposte del perito diranno in quale direzione dovranno andare le indagini e quali responsabilità hanno, ammesso che ne abbiano qualcuna, i due indagati. Quale piega prenderà l’inchiesta, insomma, lo sapremo solo nelle prossime settimane.

La linea ferroviaria, subito chiusa dopo la frana, è intanto al centro di lavori di bonifica e consolidamento che dureranno ancora delle settimane. Lavori che sono tuttora in corso e che saranno eseguiti anche in altri punti critici della linea su cui si sono registrati problemi di minore entità, con il distacco di pietre e minori quantità di rocce e terra. Saranno realizzate opere di difesa e barriere anti-frana e il ripristino prevede la ricostruzione del versante a valle della ferrovia riportando in loco il materiale franato, l’esecuzione di opere di drenaggio, la sistemazione dei binari ora sospesi nel vuoto e la costruzione di un muro di protezione. Nel frattempo, fino al completo ripristino della linea, pendolari e merci viaggeranno su autobus.

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