«Giardino e Heller: è necessario  un referendum»

Bressanone. “Non deve essere l’esito di questa tornata elettorale a decidere il destino del Giardino Vescovile a Bressanone”. Con queste parole il gruppo di “Iniziativa per il futuro del Giardino...



Bressanone. “Non deve essere l’esito di questa tornata elettorale a decidere il destino del Giardino Vescovile a Bressanone”. Con queste parole il gruppo di “Iniziativa per il futuro del Giardino Vescovile” entra diritto nel grande tema di giornata, l’esito, appunto, delle elezioni amministrative comunali e il nuovo governo cittadino che si profila e che guiderà la città vescovile nei prossimi cinque anni.

“Iniziativa” sottolinea che il destino del Giardino non era in gioco con queste elezioni, anche se chiaramente le elezioni comunali hanno portato alla ribalta, fra i temi e le priorità segnalate da partiti e liste, anche le sorti del grande polmone verde cittadino. Un polmone verde, che rimarca sempre il gruppo, dovrebbe vedere il proprio futuro attraverso “una consultazione popolare”. Insomma, iniziativa mette in guardia le forze politiche che si sono confrontate e scontrate alle Comunali da una facile strumentalizzazione del risultato elettorale in vista anche delle decisioni sul Giardino. “Deve risultare ben chiaro - scrive il gruppo - che l’aver dato il proprio voto ad una piuttosto che ad un’altra forza politica non sia da collegarsi direttamente o indirettamente all’essere pro o contro il progetto Heller per il Giardino Vescovile. Questa tematica è stata trattata molto marginalmente in questa campagna elettorale: del Giardino non si è quasi parlato. Al contrario, per le forze politiche della giunta uscente, il terreno del giardino si sarebbe presentato come un campo minato. La regola è quindi stata questa: meno se ne parla, meglio è! Le varie forze politiche sono adesso invitate - sottolinea il sodalizio - a non interpretare il risultato elettorale come una votazione sul progetto. Qualsiasi sia stato il risultato delle urne, il malumore e la contrarietà al progetto Heller rimangono invariati e molto vivi tra la popolazione. La nuova giunta comunale, se ci tiene al reale senso della propria rappresentanza e vuole veramente tastare il polso alla cittadinanza, può fare un unico passo: portare al più presto la questione in un quesito referendario o in un’altra forma di consultazione popolare”. F.D.V.















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