Giro di vite sui pesticidi, stazione per monitorarli
Via libera dal consiglio comunale. Il provvedimento era stato sollecitato dagli Ecosociali La loro mozione è stata però bocciata, mentre è passato l’ordine del giorno di Pd e Svp
Bressanone. Sì all’installazione di una stazione di misurazione fissa per il monitoraggio dei pesticidi utilizzati sul territorio comunale, no al gruppo di lavoro sempre in ambito comunale sempre in tema di pesticidi. Sono le decisioni prese nell'ambito della seduta di consiglio comunale svoltasi giovedì sera dopo una discussione scaturita a seguito di una mozione presentata dalla Lista Ecosociale in cui si richiedeva appunto l’istituzione di un gruppo di lavoro sui “pesticidi” con il compito di rilevare e monitorare, sensibilizzare e individuare misure preventive in base ai regolamenti e alle leggi vigenti a protezione della popolazione. Il no al gruppo non è una bocciatura, ma una precisazione: il gruppo c’è già. “Il Comune - ha spiegato il sindaco Peter Brunner - già dall’autunno si occupa del tema e ha istituito ad inizio anno un gruppo di lavoro di cui fanno parte, oltre a me, l’assessore all’ambiente e rappresentanti di polizia locale, Azienda sanitaria, Südtiroler Bauernbund e della Melix”.
Gli Ecosociali avevano chiesto anche la stazione di controllo fissa per il monitoraggio dei pesticidi gestita dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima e il punto è stato approvato attraverso l’ordine del giorno presentato dai capigruppo di Svp e Pd. La proposta, sottoscritta da tutti i capigruppo, è stata approvata all’unanimità, mentre la mozione degli Ecosociali è stata respinta con 17 voti contrari, 2 voti favorevoli e 3 astensioni.
La seconda mozione presentata dagli Ecosociali riguardava la modifica del regolamento cimiteriale, al fine di prevedere, per la sepoltura di persone indigenti o bisognose i cui costi sono sostenuti dal Comune, anche l’apposizione di targhe commemorative. Come spiegato dall’assessora Paula Bacher, questa procedura è già in uso e gli Ecosociali hanno ritirato la mozione.
All’ordine del giorno c’erano anche 16 proposte di modifica al piano paesaggistico e urbanistico con le cosiddette trasformazioni “verde in verde”. Con esse i vari richiedenti sollecitavano la trasformazione di diverse aree del Comune da bosco a verde agricolo o prati e pascoli alberati. Il procedimento era stato avviato dalla giunta comunale nella scorsa primavera. Il consiglio comunale, dopo la valutazione delle richieste da parte della Commissione “verde in verde”, è stato chiamato a pronunciarsi definitivamente in merito e, dopo la discussione, quindici richieste sono state approvate all’unanimità e una a maggioranza. Quest'ultima richiesta, dunque, sarà sottoposta al giudizio finale della giunta provinciale.