Heimat critica Heller: «Non rispecchia la città» 

L’associazione non è convinta dalla proposta presentata dall’artista austriaco: «Teniamo conto dei bisogni della popolazione senza commercializzare gli spazi»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. La proposta dell’artista multimediale André Heller e la sua idea proposta per trasformare e aprire al pubblico il Giardino vescovile, presentata al consiglio comunale, continua a dividere la città. Se da una parte il progetto dell’artista è piaciuto al consiglio comunale che lo ha approvato con 22 voti a favore e 4 astensioni, dall’altra parte l’associazione Heimat Brixen/Bressanone/Persenon lo ha criticato.

La recente assemblea plenaria del sodalizio, con oltre 50 soci presenti, è stata l’occasione per analizzare e valutare il progetto di Heller sul Giardino vescovile. L’animata discussione ha ripercorso tutto l’iter del progetto, mettendone in luce vantaggi e problematiche. Al termine del dibattito si è trovato un consenso di massima su questi punti: il progetto, è stato detto, “non rispecchia il carattere della città nel suo insieme, ignora i principi di tutela dei beni culturali come pure il rispetto per l’ensemble e non genera empatia con i cittadini”. “Il concetto di sviluppo cittadino - continua la critica - deve tener conto soprattutto dei bisogni della popolazione e non contribuire ancor di più alla commercializzazione della città attraverso ulteriori ‘attrazioni’ con chiari fini turistici. Il risultato di queste strategie è una quasi ininterrotta occupazione degli spazi pubblici urbani durante tutto l’arco dell’anno. A questo proposito, risulta chiaro che il Giardino Vescovile deve esser reso accessibile a tutta la popolazione e non solamente ai paganti o ad ospiti attratti dallo stesso – fanno sapere i portavoce di Heimat - L’ingresso dev’essere gratuito e ben raggiungibile dalla rete viaria della città. La via che ha portato il consiglio comunale all’approvazione della proposta di Andrè Heller, con la rinuncia al progetto vincitore dell’apposito concorso del 2012, non è accettabile. Quel progetto, infatti, era frutto di un percorso partecipativo che teneva conto anche delle esigenze dei cittadini, nonché il risultato di un bando di concorso pubblico, prassi usuale e ben regolata in provincia di Bolzano. Invitiamo giunta e consiglio comunale a rivedere le loro decisioni, alla ricerca di soluzioni che vadano incontro alle più globali esigenze e richieste dei brissinesi, in linea con la proposta di progetto deliberata nel 2015: un Giardino vescovile libero e gratuito, uno spazio vivo, che i cittadini possano finalmente sentire come proprio”.

Ricordiamo che la soluzione proposta dall’artista Heller ha come obiettivo la creazione di un luogo che attiri e tocchi la persona nel profondo con la possibile collocazione nel giardino di una quarantina di opere che suscitino stupore, accanto a cespugli e alberi di alto fusto che regalano ombra. Sono previsti spazi per la lettura e la musica fra le due torri storiche, “in modo da trasmettere bellezza, incoraggiamento e salute”.













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