Il caso

Il «grazie» ai terroristi: denuncia in arrivo 

Sul Rodella, la montagna sopra Bressanone, campeggia la scritta «Danke 1961». Bova: si usa un voto religioso per inneggiare al terrorismo. Politica e chiesa prendano le distanze


Massimiliano Bona e Fabio De Villa


BRESSANONE. Sul Rodella, la montagna sopra Bressanone, campeggia la scritta, «1961 Danke». Una chiara provocazione e sicuramente non un segnale di distensione e convivenza. C’è anchi chi, come il consigliere comunale Antonio Bova, ritiene ci siano gli estremi per una denuncia.

«1961 - scrive Bova - è la data dei prima attentati, danke significa grazie. In pratica si usa un voto religioso per inneggiare al terrorismo. In uno Stato di diritto sarebbe vietato inneggiare ai terroristi per apologia. Chi è a favore della pacifica convivenza, le forze politiche e la Chiesa, devono prendere le distanze da questi atti che vanno contro la convivenza cercando di mettere sempre zizzania tra chi ogni giorno vuole convivere. Atti che non hanno nessun rispetto per i morti che gli atti terroristici hanno fatto negli anni bui nella nostra terra. Valuteremo con Fratelli D’Italia se fare denuncia contro ignoti».

C’è anche chi, peraltro, ha organizzato e partecipato alle celebrazioni del Sacro Cuore in modo corretto, senza derive di destra, intenti separatisti e facendo soprattutto attenzione al vento che avrebbe potuto provocare - come in altre zone della provincia - degli incendi boschivi.

Rievocare in modo provocatorio un periodo così tragico della storia altoatesina non è un bel messaggio alle nuove generazioni. Tra il 20 settembre 1956 e 30 ottobre 1988 ci sono stati 361 attentati, 22 morti (16 tra le forze di polizia, due civili e quattro terroristi), 57 feriti (24 tra le forze di polizia e 33 tra i civili). Molti processi con 20 sentenze passate al vaglio della Cassazione che hanno comportato 157 condanne per 103 sudtirolesi.













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