«L’asilo chiuderà e siamo senza medico» 

La comunità italiana e gli stranieri si sentono abbandonati a loro stessi: «È una follia centralizzare tutto a Colle Isarco»


di Sara Martinello


BRENNERO. Cresce la preoccupazione tra i genitori dei bambini in età prescolare di Brennero, dove l’apertura della scuola dell’infanzia punto di riferimento per la comunità è stata garantita solo per l’anno in corso. L’ipotesi più verosimile sarebbe il trasferimento dei bambini nella nuova struttura di Colle Isarco, a circa dieci minuti di pulmino. Inoltre, la soppressione della frequenza del medico di base del paese contribuisce ad aumentare il disagio tra gli abitanti. Così nasce la richiesta urgente di mantenere la scuola materna e il medico di base a Brennero, evitando lo scenario di abbandono e desolazione che si prospetta per l’ultimo paese prima del confine.

Si fa portavoce dei genitori di Brennero Sandra Pederzini, che insieme al consigliere comunale Giuseppe Sabatelli (Noi per Brennero) denuncia una situazione assai precaria. «La scuola dell’infanzia è sull’orlo della chiusura, dato che l’apertura è stata confermata solo per l’anno scolastico 2018/2019. A gennaio non avrà senso iscrivere i bambini all’anno prossimo, se non ci sarà una risposta chiara su un’eventuale apertura della scuola», fa sapere Pederzini. Il problema della scuola materna di Colle Isarco, prosegue, sarebbe la distanza: «Chi avrebbe mai il coraggio di mettere su un pulmino i propri figli, magari dell’età di due anni e mezzo? E se durante il viaggio il bambino si sente male? È prevista la presenza di persone competenti a bordo, oltre a quella dell’autista? L’orario di entrata, poi, va dalle 7.30 alle 8.30: serve flessibilità in funzione del numero di viaggi del pulmino, anche se dubito che saranno più di uno. Infine, i genitori che non possiedano un’automobile saranno impossibilitati a raggiungere in velocità la scuola qualora i loro bimbi si sentano male». L’eventuale chiusura della struttura di Brennero, un punto di integrazione dove i bambini iniziano pian piano a conoscere le tre lingue (italiana, tedesca e inglese), fa sospettare Pederzini e Sabatelli che alle spalle di quest’ipotesi ci sia «razzismo nei confronti dei bambini con genitori di origine straniera, cioè la maggior parte degli iscritti».

Ma ad allarmare gli abitanti del paese, destando preoccupazione soprattutto per quanto riguarda gli anziani, è anche un’altra questione. Dopo la soppressione del medico di base di Brennero, con la dottoressa Hildegard Ralser che due volte a settimana vi riceveva i pazienti, «da circa un mese il servizio si svolge solo a Colle Isarco – proseguono Pederzini e Sabatelli – senza che il sostituto di Ralser salga mai a Brennero, nemmeno per poche ore la settimana. Insomma, stanno lasciando a se stessa un’intera comunità, dai bambini agli anziani».













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