Le firme di tre brissinesi sui Mondiali di sci a Cortina 

I “maghi” delle piste e degli scarponi. I fratelli Hermann e Franz Stablum lavorano alla preparazione dei tracciati mentre Hubert Rabensteiner perfeziona attrezzature per gli atleti



Bressanone. I Campionati mondiali di sci a Cortina scatteranno lunedì, con i campioni della neve in gara e anche con tre brissinesi, i fratelli Hermann e Franz Stablum e Hubert Rabensteiner, protagonisti nella preparazione delle piste di discesa dove verranno assegnate le medaglie e nel confezionamento di scarponi e protezioni per gli atleti.

Franz Stablum è considerato il “signore delle piste” avendo lavorato per oltre 40 anni sulla Plose, la montagna del turismo e dello sport estivo e appunto invernale di Bressanone. Ha iniziato come addetto agli impianti di risalita per diventare poi il responsabile di tutte le piste. E nei decenni ha vissuto molti cambiamenti: una volta la Trametsch, con i suoi 9 km di tracciato e 1.400 metri di dislivello una delle piste più lunghe in Alto Adige, veniva battuta solo una volta a settimana. Oggi sarebbe impensabile.

Alla fine dell’estate scorsa, Franz Stablum è andato in pensione, ma la montagna resta il suo regno e non riesce a stare lontano dalle piste. Le piste dei mondiali sono particolarmente ripide e l’esperienza di esperti come i fratelli Stablum è essenziale.

La preparazione delle piste da sci ha subito un enorme sviluppo negli ultimi decenni: ai campionati italiani di sci alpino, che si tennero nel 1971 sulla Plose, il lavoro veniva fatto dagli addetti con gli sci, in assenza di gatti delle nevi e motoslitte. Oggi Franz e Hermann percorrono con i battipista più volte al giorno i tracciati di Cortina.

E dietro i successi di campioni come Mikaela Shiffrin, Alexis Pinturault, Filip Zubčić, Travis Ganong, Corinne Suter, Lara Gut-Behrami, Marco Odermatt, Gino Caviezel e gli italiani Marta Bassino e Luca de Aliprandini ci sono anche le mani di Hubert Rabensteiner, che, oltre ad adattare gli scarponi da sci alle misure e ai desideri degli atleti, modella solette e protezioni per stinchi e avambracci in carbonio.

I campioni dello sci si rivolgono a lui per avere il miglior assetto da gara con il collegamento ottimale tra piede e sci. Grazie a Rabensteiner questi atleti sono riusciti a sistemare quei dettagli che possono fare la differenza.

Accanto a Rabensteiner e ai fratelli Stablum, al vertice della Coppa del Mondo di sci alpino maschile c’è poi un altro “pezzo” di Bressanone, Markus Waldner, a capo del settore maschile del circo bianco dal 2014, quando ha preso il posto del tedesco Günther Hujara. Durante le gare maschili è lui il capo della giuria in qualità e nelle vesti di giudice arbitro.













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