la statistica 

Le seconde case sono 320, attesi introiti per 63mila euro

BRESSANONE. Sono 320 le persone, turisti o altoatesini che vivono altrove ma lavorano a Bressanone, che oltre all'Imu pagano anche la tassa di soggiorno su seconde case presenti sul territorio...


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Sono 320 le persone, turisti o altoatesini che vivono altrove ma lavorano a Bressanone, che oltre all'Imu pagano anche la tassa di soggiorno su seconde case presenti sul territorio comunale di Bressanone che vengono utilizzate periodicamente. Il sindaco Peter Brunner ha spiegato che l'elenco è stato appena aggiornato con 14 nuovi proprietari che portano il totale a 320, che la cifra annua che ognuno deve pagare è tra i 150 e i 200 euro e che l'introito previsto per il 2018 è di circa 63 mila euro. «Si tratta di una tassa di soggiorno per seconde case di proprietà di turisti o anche di altoatesini che vivono altrove ma lavorano a Bressanone – spiega Brunner – Ogni anno, l'elenco di tali proprietà viene aggiornato e quest'anno abbiamo registrato 14 proprietari in più per un totale di 320 contribuenti. L'incasso previsto per il 2018 è di 63 mila euro, cifra che gireremo per il 95% alla Bressanone Turismo e per il 5% all'Idm, l'ente turistico che dal 1° gennaio scorso ha preso il posto del Consorzio Turistico.

I 320 appartamenti sono di proprietà di persone residenti altrove. «Ci sono turisti che risiedono altrove e ogni anno trascorrono del tempo a Bressanone oppure anche altoatesini che vivono in altri comuni ma lavorano qui e quindi hanno una seconda casa dove vivere un tot di giorni a settimana – sottolinea ancora Brunner – Queste persone, oltre a dover pagare l'Imi, sono tenute anche al pagamento della tassa di soggiorno. Una cifra non alta che però contribuisce a sostenere, come anche la tassa turistica di soggiorno, l'attività della Bressanone Turismo e dell'Idm».

Il direttore della Bressanone Turismo, Werner Zanotti, spiega che i circa 60 mila euro annui provenienti dalle seconde case vengono destinati all'organizzazione di eventi e manifestazioni. «La cifra a noi destinata ogni anno dal Comune, grazie alle seconde case, viene destinata generalmente all'organizzazione di eventi e manifestazioni che ravvivano il centro e portano gente a Bressanone – sottolinea Zanotti – Grazie a questo contributo, aggiunto alla tassa turistica, siamo in grado di finanziare progetti di grande rilievo».















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