Bressanone. Spacciavano e consumavano hashish e marijuana in pieno giorno nel centro di Bressanone, fra i passanti che camminavano vicino a loro. Nei guai sono finiti tre giovani, un minorenne e due ragazzi appena maggiorenni, tutti brissinesi, sorpresi con circa 20 grammi di sostanza stupefacente. Li hanno visti in due distinti interventi gli agenti della polizia locale che stavano pattugliando la zona (sopra foto De Villa).

Nel primo caso, durante un normale servizio di controllo del territorio, due agenti in auto hanno notato due giovani che si scambiavano qualcosa nei pressi del centro, precisamente nella zona di via Roma, nei pressi delle sale civiche del Forum. Dal successivo controllo è risultato che i due avevano da poco concluso una vendita di sostanza stupefacente. La pattuglia era stata attirata dagli atteggiamenti dei giovani alla vista degli agenti i pattuglia.

Una volta identificati, gli agenti hanno scoperto che uno dei ragazzi aveva già precedenti per consumo di stupefacenti e uno è minorenne. In occasione dello stesso controllo, gli agenti hanno rinvenuto un quantitativo di sostanza stupefacente che ha giustificato una perquisizione domiciliare, che ha portato al sequestro di circa 20 grammi di marijuana nascosti appunto nella casa di uno dei giovani.

In un secondo caso, invece, un ragazzo è stato segnalato per il possesso di una dose di hashish, dopo esser stato visto, sempre in centro a Bressanone, mentre consumava uno spinello di marijuana facendo finta di fumare una normale sigaretta.

“Entrambi gli episodi sono accaduti in pieno giorno, nelle vicinanze del centro storico. I ragazzi sono stati tutti segnalati – sottolinea il coordinatore della polizia locale Giuseppe Lombardi – Non è la prima volta che i nostri agenti effettuano interventi di questo genere sorprendendo individui sempre più giovani. L’estate scorsa, ad esempio, i nostri agenti hanno scoperto una piccola organizzazione per la preparazione di dosi di hashish poco fuori dal centro abitato di Bressanone, allestita proprio da minorenni del luogo. Quei giovanissimi confezionavano le dosi di stupefacente in pieno giorno, per poi rivenderle ai propri compagni e amici, anche loro in genere minorenni”. F.D.V.