Tante auto in senso vietato e il vigile si piazza in strada 

Multe in viale Ratisbona. Raffica di contravvenzioni in pochi minuti in una mattinata Così l’agente ha indicato la svolta non consentita parcheggiando la bici nella carreggiata


Umberto Principe


Bressanone. Imboccano viale Ratisbona nel senso vietato e il rischio, oltre agli evidenti problemi possibili a livello di sicurezza, è quello di incorrere nell’alt impartito dall’agente di polizia locale con conseguente multa.

L’altro giorno, mercoledì, in pieno centro a Bressanone contravvenzioni e verbali sono stati ben sette nell’arco di pochi minuti, durante la mattinata. Una raffica, una sequenza di infrazioni al divieto (pur adeguatamente segnalato) e di successivi provvedimenti che ha convinto l’agente di turno a parcheggiare la propria bicicletta nel mezzo della carreggiata per indicare nel modo più chiaro possibile ad eventuali altri automobilisti in “entrata vietata” che non era proprio il caso di svoltare.

La bici posizionata sul cavalletto sul porfido in mezzo al viale deve essere stata più evidente e più “convincente” del segnale di divieto che pure campeggia all’ingresso della strada. Di fatto, il flusso di veicoli in senso proibito si è finalmente interrotto, che fossero diretti, quei veicoli, lungo lo stesso viale Ratisbona o al vicino parcheggio.

Viale Ratisbona è stato interessato nei mesi scorsi dai lavori che hanno ridisegnato il centro di Bressanone inaugurando i cosiddetti “spazi condivisi”, ovvero spazi pubblici dove automobili, pedoni e ciclisti convivono utilizzando le strade e gli slarghi per i rispettivi movimenti secondo precise regole di sicurezza, regole che limitano la velocità dei veicoli e dettano una serie di norme per le precedenze. In questo contesto, le strade sono state anche ripavimentate e alcune delle precedenti norme che regolavano la circolazione sono state cambiate (anche in relazione al recente taglio del nastro allo svincolo centrale della circonvallazione). Tutte novità che possono aver disorientato qualche automobilista, magari più distratto o semplicemente meno abituato a circolare nel centro del capoluogo della Val d’Isarco. Le multe possono “dolorosamente” aiutare a mettere in chiaro quello che è cambiato.

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