«Un mercatino più breve ma sempre di successo» 

I bilanci a Bressanone. Huber (Associazione turistica) soddisfatto nell’analisi a caldo: «C’è sempre più concorrenza fra le rassegne in zona, ma la nostra proposta resta vincente»


Fabio De Villa


Bressanone. “Una settimana in meno di apertura del Mercatino di Natale rispetto al passato si è fatta sentire sui bilanci che possono adesso tirare gli esercenti, o almeno questo è quello che dicono in molti. Per quanto riguarda altri, invece, gli affari fatti sulle bancarelle in piazza Duomo hanno rispecchiato bene o male gli incassi dell’anno passato”.

Questo un primo bilancio del presidente dell’Associazione turistica locale, Markus Huber, per quanto riguarda i visitatori del mercatino della cittadina vescovile che nel lunedì dell’Epifania ha chiuso come da programma i battenti (aveva aperto il 29 novembre). Nel pittoresco salotto buono di piazza Duomo è andata così in archivio la 29esima edizione del Mercatino di Natale di Bressanone con le sue 36 casette di legno, i prodotti locali e tradizionali, gli stand gastronomici, la pista di pattinaggio in piazza Vescovile, oltre allo spettacolare accompagnamento di luci e di musica rappresentato dallo spettacolo dedicato all’elefante Soliman.

“Se da una parte la poca neve in città ha fatto perdere un po’ di tradizionale fascino natalizio, la stessa cosa non si può certo dire per la montagna, per la Plose, dove in tanti hanno preferito passare le belle giornate di sole sugli sci con le piste perfettamente innevate. È difficile fare una stima precisa dell’ondata di visitatori al mercatino di questa 29esima edizione - continua Huber nel suo bilancio a caldo - ma pensiamo che i numeri siano più o meno quelli dell’anno scorso nonostante la settimana in meno di apertura. C’è chi parla di un sensibile calo generalizzato, ma gli affari degli esercenti sono in linea con gli anni scorsi, almeno per quello che riguarda la maggior parte degli stand. Il picco maggiore - continua Huber - lo abbiamo registrato nel fine settimana dell’Immacolata, come ormai da tradizione, anche se c’è da dire che quest’anno ha fatto registrare un giorno in meno rispetto all’anno scorso”.

“Purtroppo - continua l’analisi il presidente dell’Associazione turistica - negli ultimi anni si è venuta a creare una forte concorrenza di mercatini. Basti pensare a Trento o Innsbruck dove i mercatini hanno aperto addirittura con due settimane di anticipo rispetto al nostro. Questo comporta una dispersione di visitatori non indifferente. Lo spettacolo di luci a Palazzo Vescovile con la trilogia dell’elefante Soliman si è invece confermata un autentico successo anche per questa edizione: abbiamo contato circa 40 mila ingressi. Per il prossimo anno, quando cadranno i 30 anni del mercatino brissinese, contiamo di organizzare una cosa davvero unica a Palazzo Vescovile, ma è ancora troppo presto per dire qualcosa di ufficiale”.

Sentendo anche gli esercenti delle casette di Piazza Duomo, in testa tra i visitatori rimangono gli italiani, che risultano essere i più affezionati, ma si sta notando negli anni una forte crescita anche di turisti provenienti da Austria, Germania ed anche dalla Svizzera. I prodotti più venduti sono quelli alimentari locali, un regalo da mettere sotto l’albero. Ancora una volta, dunque, possiamo dire che è stato un mercatino fortunato quello della città vescovile, anche senza abbondanti nevicate in città e che si è concluso ufficialmente lunedì con l’avvento della befana.















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