Varna, le e-bike comunali scatenano la polemica 

Botta e risposta. Il consigliere Kofler critica i fondi pubblici usati per offrirle ai cittadini Il sindaco Schatzer: «Sono una soluzione contro il traffico e riducono l’impatto sull’ambiente»


Fausto Da Deppo


Varna. Rispettose dell’ambiente e in prospettiva efficaci come soluzione per ridurre traffico e conseguenti ingorghi e code. Costose, tutt’altro che non impattanti e perfino inutili, viste per così dire in “concorrenza” con i mezzi di trasporto pubblici. Le e-bike, le bici elettriche o a pedalata assistita, sono al centro di una discussione che sta animando e dividendo il consiglio comunale a Varna.

Il Comune, con il sindaco Andreas Schatzer in testa, ha acquistato 60 biciclette elettriche e le mette a disposizione di cittadini di Varna che si spostano per lavoro verso Bressanone e che, viste le pendenze affrontate ad esempio da Varna di Sotto e da Novacella, con le bici tradizionali avrebbero delle difficoltà. Walter Kofler, di Insieme per Varna, è saltato sulla sedia e, in un comunicato, ha puntato il dito innanzi tutto contro le spese messe a bilancio dall’ente pubblico: circa 120 mila euro, ricorda il consigliere moltiplicando per 60 bici il prezzo unitario di 2 mila euro. “L’acquisto delle e-bike - riepiloga Kofler - sembra un’iniziativa lodevole, nel segno dell’ambiente e della riduzione del traffico e un cittadino può usare una di tali bici, sempre ben manutenuta, noleggiandola per 20 euro al mese. Resta il fatto - attacca il consigliere - che non è un compito e una responsabilità dell’amministrazione comunale pensare a una tale fornitura. Chiunque può scegliere di spostarsi in e-bike, per carità, ma non è il Comune che deve farsi avanti e sborsare 120 mila euro”. Schatzer corregge i numeri (“Le bici costano 1.700-1.800 euro l’una) e di fatto la vede diversamente: “Abbiamo dai 12 ai 15 mila veicoli al giorno sulla statale del Brennero e 10-12 mila sulla statale pusterese: è chiaro che 60 auto in meno non fanno la differenza, ma indicano una possibilità, un’opzione. Ovvero: ci si può spostare senza auto e dare questo messaggio, per l’ambiente e per tagliare code e disagi sulle strade, spetta a un Comune”.

Cade, così, per Schatzer anche l’obiezione relativa al preferibile incoraggiamento all’uso dell’autobus, che, dice Kofler, “di corse tra Varna e Bressanone ne prevede una ogni 15 minuti ed è un’alternativa sufficiente alle auto private”. Ma che, replica il sindaco, di code e problemi sulle strade soffre comunque. Tanto che, incalza Schatzer, “le 60 e-bike acquistate sono state subito prenotate e abbiamo già molti cittadini in lista d’attesa per noleggiarne altre. Vedremo, portando la questione nuovamente in consiglio comunale, se si potrà decidere per il prolungamento e l’ulteriore finanziamento del progetto”.

Kofler allora contrattacca criticando proprio quella che dovrebbe essere la caratteristica “vincente” delle bici elettriche, la sostenibilità, l’impatto ridotto o meglio nullo sull’ambiente. “Sostenibili ed ecologiche - rivela il consigliere, - queste e-bike non lo sono per niente, alimentate come sono da batterie al litio, per la cui produzione sono indispensabili grandi quantità di materie prime e risorse naturali”. Anche su questo punto, Schatzer non ha dubbi: “Continuiamo ad usare le auto, lasciamo che tutti a Varna vadano avanti e indietro a e da Bressanone in auto e vediamo quale mezzo inquina di più”.













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