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Vipiteno, demolire il palaghiaccio costa 700 mila euro

Il sequestro della struttura collassata è stato revocato, ma il rudere non è ancora stato demolito



VIPITENO. Ammonta a 700 mila euro il costo dei lavori di demolizione e smaltimento del materiale del palazzetto del ghiaccio di Vipiteno crollato il 10 febbraio dello scorso anno. Il sequestro della struttura collassata è stato revocato, ma il rudere non è ancora stato demolito. Il cedimento del tetto fu causato da problemi progettuali. Il crollo avvenne dopo una nevicata e per buona sorte non fece registrare alcun ferito.

Il comune vipitenese ha recentemente incaricato un ingegnere di preparare la documentazione tecnica per la demolizione. In seguito a un’approfondita analisi dei documenti redatti, il sindaco Peter Volgger ha sottolineato che i costi per i lavori di demolizione e per lo smaltimento del materiale sono stimati in circa 700.000 euro.

La Provincia ha già annunciato che coprirà la metà dei costi, mentre il resto sarà a carico dello stesso comune. Come spiega il sindaco, il palaghiaccio sarà demolito la prossima primavera.

Il consiglio comunale di Vipiteno ha già approvato l’acquisto di diversi appezzamenti di terreno per la costruzione della nuova pista di pattinaggio, con costi che ammontano a 1,35 milioni di euro. Anche in questo contesto, la Provinca contribuirà a livello finanziario e a sua volta il comune ricorrerà a un prestito. Il terreno individuato è nei pressi della pista di ghiaccio temporanea e a quello si aggiungerà un’area di proprietà della Fondazione Deutschhaus.

Il sindaco Volgger ha spiegato come i progetti per la realizzazione della nuova pista di pattinaggio sono costosi e che sono necessari degli aggiustamenti per ridurre i costi. Un altro particolare da considerare nell’ambito del progetto del nuovo impianto e dei relativi costi è il fatto che è stata bocciata la domanda inoltrata dal Comune di Vipiteno per accedere, per la ricostruzione del palaghiaccio, ai fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Pnrr. F.D.V.

 













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