Carichi di lavoro, in Alto Adige soffrono di più istruzione e sanità
Rilevazione Ipl, va meglio nel manifatturiero e nel commercio
BOLZANO. "Nel settore manifatturiero, nel commercio e nella pubblica amministrazione, i carichi di lavoro fisici e psichici sono meno accentuati in Alto Adige rispetto ai corrispondenti settori di Tirolo e Trentino". Lo afferma il presidente dell'Ipl-Istituto promozione lavoratori, Andreas Dorigoni, sulla base dei dati che provengono dall'indagine europea sulle condizioni di lavoro (Ewcs) del 2021.
La rilevazione, con 4.500 interviste (1.500 per ognuna delle tre aree dell'Euregio) è stata condotta dall'Ipl insieme alla Camera del lavoro del Tirolo ed all'Agenzia del lavoro di Trento. Non mancano le criticità che riguardano, innanzi tutto, il settore dell'istruzione e dell'educazione: che si tratti di rumori forti, di manipolazione di sostanze potenzialmente infettive, di lavoro anche nel tempo libero, di ritmi di lavoro elevati, di situazioni emotivamente perturbanti o dell'aspettativa di un peggioramento della situazione lavorativa, due parametri fisicamente e tre psicologicamente logoranti hanno un impatto significativamente maggiore in Alto Adige rispetto agli asili, alle scuole e alle università del Tirolo e del Trentino.
Anche se statisticamente è ugualmente faticoso lavorare nei servizi sanitari e sociali in tutte e tre le aree dell'Euregio, questo settore in Alto Adige è non più della media (nove volte) e spesso anche significativamente più stressante (cinque volte) in un confronto regionale nelle singole aree di condizione lavorativa. Chi è impiegato in questo settore in Alto Adige si lamenta, ad esempio, degli alti ritmi di lavoro, si preoccupa molto più spesso del proprio lavoro, anche nel tempo libero, e teme molto più spesso di perdere il lavoro, per citare solo i tre carichi psichici più rilevanti.
Rispetto alla media dell'Euregio, il settore manifatturiero altoatesino risulta migliore in termini di condizioni di lavoro sia dal punto di vista fisico che psichico. In nessuno dei 14 parametri, fra cui ad esempio il rumore, le posture dolorose o i ritmi elevati, l'Alto Adige ha valori medi inferiori rispetto a Tirolo e Trentino, mentre sono ben nove quelli migliori, tra i quali ritmi di lavoro meno concitati e una minore pressione rispetto a scadenze ravvicinate.
Similare la situazione nel settore del commercio (unico parametro peggiore è quello relativo ai movimenti ripetitivi delle braccia e delle mani), nella pubblica amministrazione, che comprende anche gli agenti delle forze dell'ordine e i dipendenti della previdenza sociale, le situazioni emotivamente perturbanti sul lavoro sono meno frequenti rispetto a Trentino e Tirolo.