Caso Schwazer, per la sottosegretaria Vezzali il primo round con la Wada
In 50 minuti si è parlato anche del futuro del marciatore altoatesino che punta a disputare le Olimpiadi in Giappone: “Voglio leggere questo nostro incontro come il primo di una serie di appuntamenti”
BOLZANO. Appena insediata, Valentina Vezzali aveva promesso di interessarsi al caso-Schwazer, e così è stato. La sottosegretaria con delega allo Sport lo ha fatto in circa 50 minuti di videoconferenza con il direttore generale della Wada, l'agenzia mondiale antidoping, Olivier Niggli. Con lui, Vezzali ha convenuto di rivedersi in occasione delle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020. Quelle che il marciatore azzurro sta facendo di tutto per poter disputare, nonostante la Wada si sia al momento opposta considerandolo squalificato per doping fino al 2024.
L’incontro è stato dunque il primo segnale di distensione. Si è parlato dei rapporti tra il Governo italiano e l'agenzia, ma alla luce delle polemiche sulla sentenza del gip di Bolzano, un accenno a parte lo ha meritato proprio la questione legata al destino dell'altoatesino. La sottosegretaria ha ribadito il rispetto istituzionale di entrambe le parti. Il rapporto con la Wada è importante e l'Agenzia mondiale antidoping allo stesso tempo sa che non può fare a meno dell'Italia, uno dei Paesi al mondo con il più alto livello di controllo. Il caso del marciatore azzurro, scagionato dalla giustizia ordinaria, è valso al governo italiano l'opportunità di ribadire il rispetto delle prerogative dei singoli Stati e delle loro magistrature.
È stata l'occasione "per sottolineare e ribadire la stima reciproca ed il massimo rispetto istituzionale che intercorre tra l'Agenzia mondiale anti-doping ed il Governo italiano", si legge in una nota diramata dall'ufficio stampa della sottosegretaria subito dopo l'incontro. Resta il nodo, con l'auspicio di Vezzali che "anche a partire dall'incontro di oggi, la partnership tra Wada e sport italiano, nel rispetto delle prerogative di ciascuna delle parti, possa consolidarsi e continuare a dare i frutti sperati", recita ancora la nota, in cui la sottosegretaria sottolinea anche "soddisfazione per l'esito del meeting".
"Voglio infatti leggere questo nostro incontro - spiega ancora - come il primo di una serie di appuntamenti che vedranno il governo e Wada, assieme agli altri attori protagonisti dello sport del nostro Paese, avviare un percorso che si muova sulle linee della sensibilizzazione al tema della lotta al doping, ma anche in merito all'educazione al rispetto dei valori, al supporto nelle azioni di controllo e di contrasto, oltre che su iniziative che possano coinvolgere soprattutto i più giovani".
Il direttore generale Niggli ha evidenziato tutta una serie di iniziative che possono essere intraprese tra la Wada e l'Italia, a partire dal supporto che Wada potrà garantire all'Italia anche in vista dei grandi eventi sportivi, tra cui soprattutto i Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026.