il caso

Class action dei sanitari no vax altoatesini contro Roma e la Asl

Ipotizzati i reati di violenza privata, estorsione, minacce e abuso di ufficio



BOLZANO. L'avvocata bolzanina Renate Holzeisen, in rappresentanza di diversi operatori sanitari no vax che si dichiarano "vittime di reati connessi all'imposizione dell'obbligo vaccinale", ha depositato una denuncia alla Procura della Repubblica. Nella denuncia, lunga 90 pagine, si chiede alla Procura di indagare nei confronti dei responsabili del Ministero della Salute, dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige e degli Ordini professionali per falso ideologico "per accertare la sussistenza dei seguenti reati: falso ideologico, violenza privata, estorsione, minacce, abuso d'ufficio ed epidemia".

Secondo l'avvocata questi reati sarebbero stati commessi "dai responsabili delle rispettiva autorità, vista la evidente illegittimità costituzionale - così scrive Holzeisen - dell'obbligo vaccinale imposto ai sanitari". Si tratta di una sorta di class action no vax, avanzata da diverse decine di operatori sanitari altoatesini.













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