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Colloqui obbligatori per i genitori degli alunni in Alto Adige

In caso di difficoltà di apprendimento, anche linguistico



BOLZANO. La Provincia di Bolzano renderà obbligatori colloqui per genitori di alunni in caso di problematiche come per esempio di apprendimento linguistico. Lo ha annunciato il governatore altoatesino Arno Kompatscher ribadendo che "si punterà comunque in prima linea sulla collaborazione tra scuola, genitori e alunni".

Durante i colloqui si intende individuare un percorso per facilitare agli alunni l'apprendimento. Dove questo non dovesse essere possibile, perché per esempio i genitori non si presentano ai colloqui, "la scuola potrà prevedere misure obbligatorie nell'ambito dell'ordinamento giuridico, come per esempio ore extra per l'apprendimento linguistico".

Non viene invece per il momento istituita la commissione paritetica, come neanche è prevista un'esclusione dalle scuole di lingua tedesca di alunni con scarse competenze linguistiche.

"L'obiettivo è far sì che l'inserimento a scuola dei bambini sia un successo ed il sostegno dei genitori o dei tutori è un prerequisito fondamentale", sostiene la Direzione istruzione e formazione tedesca. La delibera autorizza i dirigenti scolastici ad invitare gli esercenti la responsabilità genitoriale ai colloqui di consulenza dopo l'iscrizione degli alunni alla prima classe della scuola primaria o in caso di cambio scuola, non oltre 60 giorni dall'inizio dell'anno scolastico. Gli incontri si svolgono in forma individuale tra il dirigente e i genitori o i tutori coinvolti. Qualora vengano individuate delle carenze, in accordo con la dirigenza scolastica, si stabiliranno le misure idonee e i tempi di attuazione per rimediare a tali difficoltà. Potranno essere coinvolti, se necessario, servizi di consulenza e di supporto. I relativi accordi sono presi per iscritto e firmati da ambo le parti. In caso di mancato rispetto delle decisioni concordate, nonché di persistenza di deficit fondamentali, il dirigente scolastico procederà con le misure appropriate, si legge in una nota della Provincia. 













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