IL CASO

Coronavirus, dichiara la falsa nascita della figlia, roveretano denunciato

L'autocertificazione fasulla scoperta dai carabinieri. Sorpreso anche un uomo che attendeva il pullman per le Viote perché aveva bisogno di «farsi un giro»



TRENTO. Nonostante i ripetuti appelli, c'è ancora chi non ha percepito la gravità della situazione e, anziché restare in casa, esce per i motivi più svariati, ma nemmeno lontanamente accettabili. Ne sanno qualcosa i carabinieri, che hanno svolto i consueti controlli per verificare il rispetto delle disposizioni per contenere l'epidemia di Covid 19.

Il caso più curioso è quello di un roveretano che ha auto certificato il falso dichiarando di essere stato presso l'ospedale Santa Chiara per la nascita della figlia.

I carabinieri hanno inoltre denunciato un sessantenne che era in stazione in piazza Dante: l'uomo attendeva il pullman per le Viote del Bondone poiché aveva bisogno di «farsi un giro».

Ma c'è anche chi si è spostato da Trento e da Povo verso Cadine per far acquisti di alimenti.

Fermato anche un camperista modenese che era fermo nei pressi del lago di Terlago e due marocchini all'interno dei parchi di Santa Chiara e Santa Croce, in attesa di incontrare altri connazionali.

Denunciato anche un uomo che era intento a lavare l'auto in un autolavaggio di Mezzocorona.

Stessa sorte per i tanti a piedi o in bicicletta che passeggiavano nei propri comuni o in quelli limitrofi senza alcun valido motivo.

A Canazei, uno dei comuni trentini più colpiti dal contagio, il gestore di un bar è stato denunciato perché, malgrado la chiusura del locale, sabato pomeriggio aveva invitato gli amici. Il gestore dell'esercizio è stato segnalato anche al Commissariato del governo per la sospensione dell'attività. 













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