L'EMERGENZA

Coronavirus, in Austria inizia la fase 2: martedì 14 riaprono i piccoli negozi

A maggio fine del lockdown, ma solo se i contagi non aumentano



BOLZANO. Esattamente a un mese dal lockdown l'Austria volta pagina e avvia la fase 2. Di certo i numeri non sono paragonabili con quelli in Italia e Spagna. Finora sono stati registrati 350 decessi, 13.942 i casi positivi su 144.877 tamponi effettuati. I guariti sono invece 6.987.

Il governo di Sebastian Kurz ha infatti giocato in anticipo quando il 15 marzo, mentre i morti si contavano su una mano, ha fermato il paese e chiuso tutto, applicando il modello italiano.

I primi di aprile, in vista di una graduale riapertura delle attività commerciali ed economiche, è scattato l'obbligo di indossare la maschera protettiva nei supermercati.

Ora l'Austria è tra i primi paesi in Europa a mollare un po' la presa e ad avviare la fase 2. Domani riapriranno infatti tutti i negozi e le aziende artigiane di piccole dimensioni. La superficie di vendita non deve superare i 400 metri quadri e per ogni cliente vanno previsti 20 metri quadri. Il numero massimo di cliente va garantito con controlli all'ingresso. Anche qui vige l'obbligo di mascherina per commessi e clienti, come già in vigore nei supermercati. Domani scatta anche sui mezzi pubblici l'obbligo di coprire naso e bocca.

Sono stati regolamentati anche i dispositivi di protezione individuale nelle officine e aziende, secondo le loro caratteristiche. Il governo ha rivolto un appello ai datori di lavoro di lasciare a casa le persone a rischio. Per i centri di ferramenta e i 'fai da tè non è previsto nessun limite di superficie. Domani saranno anche riaperti i giardini pubblici di proprietà dello Stato, ma con controlli e limitazioni agli ingressi. Il rispetto delle regole sarà controllato dalla polizia. La fase 2 è una sorta di libertà condizionata che potrà essere revocata in qualsiasi momento, se si dovesse delineare all'orizzonte l'onda di ritorno.

La fase 3 con una graduale revoca del lockdown è prevista per il primo maggio, ma solo - come il governo ha ribadito in più occasioni - se i numeri dei contagiati e delle vittime non torneranno a crescere. A maggio, se tutto andrà bene, potranno riaprire tutti gli altri esercizi commerciali e anche i parrucchieri. Per quanto riguarda invece i bar, ristoranti e alberghi, la situazione sarà valutata a fine aprile.

L'obiettivo è quello di una riapertura a tappe da metà maggio in poi. Il grande interrogativo riguarda, come anche altrove, ovviamente le scuole. Una riapertura prima delle vacanze estive è improbabile. La decisione in merito sarà presa tra due settimane. Di certo il divieto di manifestazioni pubbliche resterà in vigore fino a fine giugno. Anche in Austria un'estate senza quarantena, per il momento, è comunque solo un sogno.













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Davide Pasquali

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