L'EMERGENZA

Coronavirus, l'Unione Commercio chiede di ripartire già il 4 maggio

Nella nota diffusa dal presidente Philipp Moser si parla di "nuova proroga inaccettabile"



BOLZANO. «Il presidente del consiglio dei ministri Conte ha preso una decisione catastrofica per le nostre 3.700 aziende del commercio al dettaglio attualmente chiuse, con migliaia di dipendenti: esse, infatti, dopo 53 giorni di chiusura obbligata, non potranno, come annunciato, riaprire il 4 maggio, ma ben due settimane dopo, il 18». Lo afferma il presidente dell'Unione commercio turismo servizi Alto Adige, Philipp Moser.

«Io personalmente e migliaia di altri imprenditori siamo davvero stufi e ci opporremo con decisione. Abbiamo bisogno di una soluzione autonoma per l'Alto Adige, perché il 4 maggio vogliamo tornare a lavorare - aggiunge Moser - Le nostre aziende associate faranno fronte comune, e noi le sosterremo con tutti i mezzi a nostra disposizione. Non possiamo subire questa nuova proroga, che riteniamo assolutamente inaccettabile». L'Unione invita tutti i commercianti al dettaglio «a prepararsi per il 4 maggio - predisponendo tutte le necessarie misure di sicurezza e prevenzione igienica per clienti e collaboratori, inclusa la necessaria cartellonistica e le comunicazioni ai collaboratori». «I nostri rappresentanti politici a Roma, ma anche in Alto Adige, così come la giunta provinciale, devono battersi per una soluzione autonoma. I nostri negozi devono poter riaprire il 4 maggio», conclude Moser. 













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