BOLZANO. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, l'amministrazione comunale di Bolzano "si è vista impegnata in circa il 40% delle sua attività nell'azione di supporto per contenere gli effetti ed i problemi derivati dalla diffusione del Covid 19".

Lo ha detto il sindaco del capoluogo, Renzo Caramaschi, facendo il punto, insieme all'assessore comunale alle politiche sociali Juri Andriollo, sulle attività promosse a seguito della pandemia.

"Abbiamo attivato ad oggi quasi 500 postazioni di telelavoro per il personale comunale", ha detto ancora il sindaco ricordando che nel 2020, a Bolzano, c'è stato anche un doppio turno elettorale, due disinneschi di bombe d'areo e lo screening di massa dal 20 al 22 novembre.

Per quanto riguarda i contagi, nella città di Bolzano il picco è stato raggiunto a novembre con 166 contagi di media giornaliera, dato in calo dopo le vacanze di Natale sceso a 102 ed ora, tra gennaio e febbraio, in oscillazione tra 60 ed 80 nuovi contagi giornalieri. Vanno a rilento, a causa dei problemi di fornitura, le vaccinazioni che, per gli ultra ottantenni si concluderanno, presumibilmente, nella terza-quarta settimana di marzo. "Per le politiche sociali - ha detto Andriollo - abbiamo dovuto rivedere in blocco ed in tempi strettissimi, interi servizi che andavano avanti nella loro forma originaria da anni".

"Abbiamo messo in piedi, con l'aiuto del terzo settore - ha aggiunto - la distribuzione di generi alimentari, così come l'assistenza anche ai senza tetto. Abbiamo garantito a tutti la spesa a domicilio ed i servizi alla prima infanzia. Abbiamo sostenuto in maniera efficace tutto il mondo dell'handicap".

"Nell'ultimo anno, per quanto riguarda il contributo al canone di locazione - ha sottolineato l'assessore - l'incremento delle richieste è stato del 15%, mentre con la distribuzione dei pacchi spesa, abbiamo raggiunto circa 5.000 persone, grazie anche ad un contributo straordinario del comune di 350.000 euro andato a sommarsi ai fondi statali (2 tranche da 568.000 euro)".