la storia

Davide Carnielli, sopravvissuto alla Marmolada e ritrovato a Treviso. Zaia: «Riconosciuto bypassando la privacy»

Politraumatizzato, riconosciuto dalla foto del piede. Il governatore veneto si intesta la soluzione del caso del giovane trentino dato per disperso: «Dopo 48 ore i genitori lo hanno ritrovato, è una bella storia»



VENEZIA. "Siamo nel paese della privacy, siamo nel paese di tutto quello che sappiamo, ma il caso è stato risolto dal sottoscritto bypassando alcune regole". Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha ricostruito i passaggi per l'identificazione di Davide Carnielli, il 29enne di Fornace sopravvissuto al disastro della Marmolada e ricoverato in prognosi riservata a Treviso.

Una storia pazzesca, la sua. Il suo nome era tra i dispersi della valanga e tutto lasciava pensare che le speranze stessero per lasciare il posto alla consapevolezza della perdita, quando si è capito che il giovane trentino era il paziente ricoverato da domenica pomeriggio (3 luglio) all’ospedale di Treviso. Davide è stato riconosciuto grazie alla foto del piede e dell’orecchio mandate ai familiari. 

 "Io sono andato dai genitori - ha raccontato Zaia - nella 'sala della disperazione' di tutti coloro che stanno aspettano notizie del proprio figlio o del proprio congiunto, e lì ho detto: 'Guardate, noi abbiamo questo paziente, non ha nome e cognome'. Nessuno lo riconosceva, però giustamente un genitore ha detto che era impossibile riconoscerlo perché politraumatizzato. Un paio di di coppie di genitori mi hanno detto delle caratteristiche fisiche dei propri figli. Purtroppo su uno più giovane non c'è stato riscontro, invece su sull'altro ragazzo di trent'anni c'è stato riscontro. Quindi dopo quarantotto ore una coppia di genitori ha ritrovato il proprio figlio. Penso questa sia una bella storia - ha concluso - e noi tutti tifiamo perché Davide ce la possa fare". 













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