ECONOMIA

Edilizia, in Alto Adige il Covid ha cancellato la fiducia degli ultimi anni

La Camera di commercio di Bolzano rileva come nel settore domini l'incertezza. Il presidente Ebner: "Fondamentale per le imprese ridurre al minimo gli oneri burocratici"



BOLZANO. C'è grande incertezza sul futuro fra gli operatori del settore edile altoatesino. Lo rileva l'indagine estiva del Barometro dell'economia dell'Ire, l'Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano. Negli ultimi sei anni il settore edile altoatesino si era contraddistinto per un continuo miglioramento del clima di fiducia, anche grazie al buon andamento della domanda pubblica e privata. L'epidemia di coronavirus ha bruscamente interrotto questo trend positivo, tanto che solo due terzi delle imprese confidano in una redditività soddisfacente nel 2020.

Si segnala una forte contrazione del fatturato, che ad aprile e maggio è stato inferiore rispettivamente del 41 e del 20 per cento in confronto agli stessi mesi dello scorso anno. L'impatto della crisi sull'occupazione nel settore edile sembra, per il momento, meno grave rispetto a quanto accade negli altri settori dell'economia altoatesina, ma, naturalmente, a limitare gli effetti occupazionali hanno contribuito il blocco dei licenziamenti stabilito a livello nazionale e il massiccio ricorso alla cassa integrazione.

«In tempi di crisi le imprese hanno bisogno di certezze, ed è fondamentale ridurre al minimo gli oneri burocratici - commenta il presidente della Camera di commercio, Michl Ebner - Ad esempio, occorre chiarire al più presto i dubbi connessi alla nuova legge provinciale sul territorio e paesaggio, in modo da evitare dannosi rallentamenti delle pratiche».













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