Elezioni, la Svp sogna il cappotto in Alto Adige. Kompatscher: «Ora più che mai l'autonomia va difesa»
Presentati i candidati: in pole i 5 parlamentari uscenti, la vera partita sarà sul collegio Bolzano-Bassa Atesina dove corre il sindaco di Cortina all’Adige Manfred Mayr. E sabato c’è il congresso (foto DLife)
BOLZANO. "Più che mai l'autonomia va difesa, non solo perché è un bene per tutta la comunità altoatesina, ma anche un valore aggiunto per il sistema paese". Il governatore Arno Kompatscher ha riassunto così la missione della Svp in vista delle elezioni del 25 settembre, oggi (1 settembre) alla presentazione dei candidati del partito al parlamento.
Il partito di raccolta dei sudtirolesi sta attraversando un momento non facile, sia per quanto riguarda la situazione interna, come anche i futuri scenari politici a Roma. La Volkspartei è il partito 'senior' del parlamento italiano, essendo infatti l'unico a non aver mai cambiato nome e sigla dal dopoguerra ad oggi. Anche se nel suo interno vivono diverse anime il partito finora è sempre rimasto unito. E lo farà anche sabato 3 settembre durante il 65° congresso della Svp al Kursaal di Merano.
La scorsa primavera il partito è stato fortemente scosso dal cosiddetto scandalo Sad, la società privata che per decenni ha gestito il trasporto locale in Alto Adige e di conseguenza dalla rottura tra il governatore Kompatscher e l'ormai ex assessore Thomas Widmann. Questa crisi ha riavvicinato però il presidente della Provincia al segretario Philipp Achammer.
"Gli ultimi mesi hanno reso evidente la necessità di un cambio di direzione". Lo ha dichiarato Achammer, che sabato si candida per un terzo mandato alla guida della Svp, non però nel segno della continuità, ma di "un rinnovamento fondamentale". Achammer punta all'introduzione di un codice di condotta per sanzionare i comportamenti dannosi per il partito. "Il presidente del partito deve avere la possibilità di agire rapidamente", dice e si aspetta che il congresso si pronunci su questo punto. Inoltre, in futuro, la rappresentanza di entrambi i sessi in tutte le posizioni dirigenziali del partito dovrà essere paritaria, secondo Achammer, così come il coinvolgimento dei gruppi locali dovrà essere reso obbligatorio nelle principali decisioni di indirizzo. Occorre "più fiducia nella base del partito", sottolinea Achammer che sabato intende presentare delle proposte in merito nell'ambito della sua relazione politica.
I rapporti con FdI restano freddi. "C'è chi improvvisamente si dichiara autonomista, noi però guardiamo i fatti e non solo le parole", ha ribadito Achammer.
La Volkspartei, intanto, sogna il 'cappotto' in entrambe le camere. Mentre la rielezione dei parlamentari uscenti Meinhard Durnwalder, Renate Gebhard, Manfred Schullian, Julia Unterberger e Dieter Steger è molto probabile, la partita si giocherà nel collegio Bolzano-Bassa Atesina del Senato, l'unico con un elettorato a maggioranza 'italiana'. La Svp, per la prima volta dopo molti anni, presenta un proprio candidato, il sindaco di Cortina all'Adige Manfred Mayr, e non sostiene un 'italiano'. Mayr si è detto fiducioso di poter intercettare anche voti italiani ("perché la Svp è una certezza per tutti gli altoatesini"), ricordando che un 'tedesco' è primo cittadino della Salorno 'italiana'. Il governatore Kompatscher non ha ancora sciolto le riserve per quanto riguarda la sua ricandidatura nel 2023. Anche se questa è sempre più probabile, non la annuncerà sabato a Merano, ma probabilmente solo dopo le elezioni politiche.