Violenza

Fermare omicidi e minacce. Ora si rieduca chi maltratta

Un percorso gratuito per i destinatari dell’ammonimento del questore. Saranno ascoltati e seguiti da psicologi specializzati. Codice rosso: 363 pratiche nel 2023



BOLZANO. Sono 105 le donne che dall'inizio di quest'anno in Italia hanno perso la vita per mano di qualcuno che diceva di amarle. L'ultima è la ventiduenne Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, che l'ha accoltellata a morte per poi tentare un'inutile fuga in Germania. Un omicidio che ha profondamente scosso l'opinione pubblica e infiammato il dibattito: è possibile porre fine a questo tragico stillicidio? E se sì, come? Una delle strade percorribili è intervenire sul "maltrattante" con un programma di prevenzione attraverso il quale il soggetto prenda coscienza di quanto sia sbagliato il suo comportamento.

In quest'ottica, si inserisce il protocollo d'intesa «Zeus», che il questore di Bolzano Andrea Valentino ha siglato ieri con il presidente del Cipm Triveneto (Centro italiano per la promozione della mediazione), Giacomo Pelosato, per il contrasto alla violenza di genere, agli atti persecutori ed al cyberbullismo. Attraverso questo protocollo, adottato dal Dipartimento della pubblica sicurezza - Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, vengono formalizzate le procedure per l'invio, da parte della Divisione anticrimine della Questura di Bolzano - giovedì era presente anche la dirigente, Maria Lomartire - , dei soggetti "maltrattanti", autori di atti persecutori e di cyberbullismo, destinatari dell'ammonimento del questore, a specifici programmi di recupero sociale e in particolare presso il Cipm Triveneto. Quando il questore emette un provvedimento di ammonimento, infatti, sia nel caso di atti persecutori che di violenza domestica, che di cyberbullismo, informa la persona ammonita della possibilità di sottoporsi volontariamente ad un programma di prevenzione organizzato dai servizi del territorio. Anche la vittima viene informata della disponibilità di centri e servizi che possano fornirle supporto. Gli interventi preventivi rivolti all'autore di violenza sono complementari a quelli a sostegno delle vittime. Sia la dottoressa Lomartire che il questore hanno lanciato un appello affinché le persone «non si facciano gli affari loro». È importante non girarsi dall'altra parte, hanno ribadito, «quando ci si trova di fronte ad alcune situazioni: le frequenti liti dei vicini, ad esempio, o altre situazioni di violenza. Una segnalazione al 112 può essere di importanza vitale».

I numeri a Bolzano

Dall'inizio dell'anno il questore di Bolzano ha emesso 22 ammonimenti: 19 per atti persecutori, su istanza delle vittime, e 3 per violenza domestica, reato su cui è possibile procedere d'ufficio su segnalazione delle forze dell'ordine. Nell'ambito del Codice rosso, sono 363 le pratiche trattate in questura (nel 2022 erano state 240 in tutto l'anno, 55 sono gli indagati (81 nel 2022) e 52 le misure cautelari eseguite (38 nel 2022).













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