IL DATO

Garante per l'infanzia, dopo il lockdown aumento delle segnalazioni di violenza

Da metà maggio ad oggi c'è stato un aumento del 267% rispetto allo stesso arco temporale nel 2019



BOLZANO. Dopo il lockdown per l'epidemia da coronavirus, l'ufficio della Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Provincia di Bolzano ha dovuto far fronte a un incremento significativo di segnalazioni di problematiche legate a tutte le forme di violenza contro i minori: da metà maggio ad oggi c'è stato un aumento del 267% rispetto allo stesso arco temporale nel 2019.

Lo riferisce la stessa Garante, Daniela Höller, sostenendo che «mai come quest'anno è fondamentale celebrare la Giornata internazionale della non violenza», che ricorre domani, 2 ottobre, nella data di nascita del Mahatma Gandhi. «Può sembrare un controsenso, ma la conseguenza che più ha spaventato il mio ufficio è stata la diminuzione, durante il lockdown, di segnalazioni di casi di violenza contro bambine, bambini e adolescenti. Nello stesso periodo nel 2019 avevamo comunicato alle autorità competenti il doppio delle situazioni», spiega la Garante. «Le informazioni che abbiamo ricevuto da altri Stati, come la Cina - aggiunge Höller - confermano che le situazioni di violenza domestica che vedono vittime i minori (violenza verbale, psicologica, fisica, sessualizzata, assistita e trascuratezza) sono aumentate, scatenate dalle difficoltà che le persone si sono trovate ad affrontare durante la pandemia, mentre è venuto a mancare quel controllo sociale che consentiva a queste circostanze di essere portate a galla».

L'aumento delle segnalazioni giunte dopo il lockdown ha confermato le preoccupazioni. «Le modalità di espressione di un disagio, per quanto comprensibile, non possono risolversi in violenza nei confronti dei minori. La tutela delle persone minori si fonda sull'osservare e sull'agire e, a questo proposito, sia le persone di riferimento di bambine, bambini e adolescenti, sia le persone esterne sono chiamate a riportare le situazioni a rischio. Tutti i minori necessitano di adulti che si mettano in gioco per loro e tutelino i loro diritti e interessi,» conclude la Garante. .













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