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Già 150 incidenti sulle piste altoatesine. Velocità e sci dopo la chiusura: 60 multe

Controlli dei carabinieri con più di 90 militari. In ben 22 casi è stata contestata la mancanza di assicurazione



BOLZANO. Con l’inizio della stagione sciistica è stato anche quest’anno avviato il servizio di vigilanza e soccorso sulle aree sciabili che vede i Carabinieri impiegati in ben 27 comprensori in Alto Adige.

L’Arma, forza di polizia a maggior presenza sulle piste altoatesine, ha rinforzato il proprio dispositivo in considerazione del crescente numero di incidenti e della più recente normativa in materia di sicurezza, che comporta controlli ancor più incisivi. Per l’inverno 2022-23 sono impiegati infatti più di 90 militari, di cui 68 giornalmente, anche grazie a rinforzi specializzati del 7° Reggimento Carabinieri di Laives (che dispone anche di un Reparto Intervento Montano per la gestione degli scenari più complessi) e del Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva di Val Gardena.

Così i carabinieri garantiscono la sicurezza sulle nostre piste da sci

Quella dei carabinieri è ormai una presenza fissa, e molto apprezzata, sulle piste da sci dell’Alto Adige. Una presenza che garantisce sicurezza e rispetto delle regole. Ci spiega tutto il colonnello Raffaele Rivola.

Recentemente sono stati addestrati ulteriori venti militari tra addetti alla vigilanza e al soccorso, formati presso il Centro Carabinieri Addestramento Alpino e abilitati quali “soccorritori di livello A” presso la Croce Rossa Italiana di Bolzano, con la quale esiste un rapporto di consolidata collaborazione. Presso la Croce Rossa i carabinieri ricevono una preparazione di base per il primo soccorso pari a quella di un operatore in servizio sulle ambulanze.

Una preparazione sempre più qualificata, per un impiego sempre più gravoso. Nonostante la stagione sciistica sia appena all’inizio i Carabinieri in Alto Adige hanno già all’attivo oltre 400 interventi. Gli incidenti tra sciatori sono stati finora circa 150, con una media di 6 al giorno, e una punta di 10 al giorno durante il ponte dell’Immacolata.

Le principali cause di incidente rilevate sono l’ingresso in piste chiuse, la disattenzione nelle intersezioni e la velocità non commisurata alle condizioni delle piste e al livello di affollamento. Gran parte degli incidenti si è verificata proprio per comportamenti di sciatori esperti che scendevano ad alta velocità nonostante la presenza di principianti i cui spostamenti sulla pista sono imprevedibili.

Ma i militari dell’Arma, come consuetudine, sono presenti sulle piste innevate non solo per soccorrere gli infortunati ma anche per vigilare sul rispetto delle norme attinenti la sicurezza degli sciatori che, dal 1° di gennaio 2022 sono state integrate con nuove previsioni quali – per esempio – l’obbligo del casco per i minorenni e, per tutti, l’obbligo di una assicurazione per responsabilità civile e il divieto di sciare in stato di ebbrezza alcolica. Anche in questo caso gli operatori dell’Arma ricevono una specifica formazione che si avvale finanche dell’ottima collaborazione della Magistratura, e in particolare del dott. Carlo Busato del Tribunale di Bolzano che ha tenuto una serie di lezioni sugli aggiornamenti normativi.

Dall’inizio della stagione sciistica sono state elevate già oltre 60 contravvenzioni, principalmente per i citati comportamenti irresponsabili nella conduzione degli sci, e l’inosservanza del divieto di sciare dopo la chiusura delle piste. In ben 22 casi è stata contestata la mancanza di assicurazione: la prevista sanzione amministrativa pecuniaria va da 100 a 150 euro, con la sanzione accessoria del ritiro dello skipass. Molti ignorano peraltro che il ritiro dello skipass è una vera e propria sanzione prevista per la violazione delle norme di comportamento sulle piste. La normativa in vigore, infatti, pone l’accento non solo sulla responsabilità dei gestori dei comprensori per la sicurezza, ma anche sulla condotta dei singoli sciatori. Per questo i carabinieri raccomandano sempre massima prudenza e rispetto delle norme, in particolare le precedenze, e di non eccedere in velocità al fine di poter sempre mantenere il controllo degli sci.

Una nota a parte merita l’abuso di alcool sulle piste: finora poche sanzioni sono state elevate a sciatori in stato di ebbrezza, ma sono previsti controlli più stringenti, anche con l’uso di etilometri.

I numeri che descrivono l’impegno dell’Arma nel circo bianco sono imponenti. Nella stagione invernale 2021-2022 sono state controllati 36.500 persone e 4.000 esercizi pubblici (questi ultimi anche con l’ausilio dei carabinieri del NAS di Trento), con oltre 400 violazioni contestate.

Ma il dato più impressionante sicuramente è quello dei soccorsi. I carabinieri sono dovuti intervenire in 4.621 occasioni per incidenti sulle piste, con una media di oltre 35 interventi al giorno, con punte di 50 al giorno nei periodi di alta stagione. Tale attività comporta ovviamente uno sforzo notevole che va ben oltre il primo soccorso, la stabilizzazione degli infortunati e il loro affidamento ad ambulanze o elicotteri. Nei casi con lesioni e più persone coinvolte vi è un notevole lavoro successivo poiché ogni incidente comporta attività di polizia di giudiziaria tra cui rilievi sul luogo del fatto e raccolta di elementi utili anche in sede civilistica.

L’intensificazione della presenza dell’Arma nei comprensori sciistici, quest’anno con l’estensione della vigilanza anche a comprensori minori, è uno sforzo teso a rendere più efficace la prevenzione degli incidenti, nonché a evitare reati predatori, quali furti di materiale sciistico. A queste attività si affiancano specifici servizi per la prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti presso i rifugi e le malghe e dei furti perpetrati all’interno degli Hotel posti a ridosso delle piste. Al riguardo vi sono stati alcuni casi già risolti con l’identificazione e denuncia degli autori.













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