il caso

Hager: «Per il WaltherPark garantisco io, lo porto in fondo»

Il braccio destro di Benko tranquillizza quanti a Bolzano temono ripercussioni per le vicende che Oltrebrennero coinvolgono il tycoon. Caramaschi: «Accordi finora rispettati e comunque abbiamo una fideiussione di 43 milioni di euro» 



BOLZANO. «Per il WaltherPark garantisco io: il cantiere lo porto fino in fondo. È vero che la società Signa Rem Italia srl, che cura l’operazione bolzanina, fa parte della galassia Signa guidata da Benko, ma la società ha una sua autonomia e la gestisco in prima persona». Così Heinz Peter Hager, braccio destro in Alto Adige di Renè Benko, cerca nuovamente di tranquillizzare quanti a Bolzano sono preoccupati per le possibili ripercussioni di quanto sta avvenendo Oltrebrennero. Per martedì ha convocato una conferenza stampa.

Intanto continua il pressing sull’immobiliarista austriaco Renè Benko, al quale i soci della Signa tra cui l’imprenditore Hans Peter Haselsteiner, che detiene il 15% del pacchetto azionario e abita a Bolzano, hanno chiesto di lasciare la guida della holding. All’origine della richiesta i problemi finanziari del gruppo che hanno portato al blocco di importanti progetti, tra cui la Elbtower e il Flüggerhöfe ad Amburgo. In attesa di conoscere la decisione del tycoon, circola già il nome del possibile sostituto: Arndt Geiwitz, esperto tedesco di riorganizzazione aziendale.

Fine lavori nel 2025

Hager conferma la data della chiusura del cantiere: «Il WaltherPark sarà completato entro il 2025. I lavori proseguono normalmente: questo è ciò che conta. Per me parlano i fatti: ho acquistato la cantina di Gries e al suo posto ho costruito appartamenti; lo stesso dicasi per il terreno di via Alto Adige: era invenduto da anni, l’ho comprato e realizzato uffici». Cauto l’assessore comunale Stefano Fattor che guarda con una certa preoccupazione alle vicende che riguardano la holding guidata da Benko: «Per fortuna che non sono stati avviati altri progetti come il Virgolo e la Bike station che si sarebbe voluto realizzare nella zona della stazione ferroviaria. Il timore è che il cantiere WaltherPark possa bloccarsi e ci ritroviamo con uno scheletro in centro città».

La fideiussione

Anche ieri il sindaco Renzo Caramaschi è tornato a consultare i suoi uffici: «Al di là delle notizie che arrivano, sono abituato a guardare i fatti: per la convenzione stipulata sul WaltherPark, come Comune abbiamo già incassato 99 milioni di euro e abbiamo una fideiussione di 43 milioni sui lavori che devono ancora essere completati, a partire dal tunnel di via Alto Adige. Nel cantiere vedo che lavorano. Non posso che augurarmi che tutto vada per il meglio e il cantiere, nonostante i rallentamenti dovuti a Covid, quattro bombe e problemi di falda, chiuda nei tempi previsti. A dispetto dei tanti gufi che sperano si blocchi tutto, per poter dire: “Noi l’avevamo detto”». A.M.













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