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Il Covid rialza la testa, tornano i decessi tra gli anziani fragili

Bertoli (Asl): "Da metà agosto al S. Maurizio abbiamo ricominciato a vedere casi: contiamo 6 ricoveri e 2 vittime, si tratta di anziani fragili"


Valeria Frangipane


BOLZANO. Il Covid rialza la testa. «Dopo un’estate tranquilla, da metà agosto sono tornati i primi ricoveri ed i primi decessi causati dal virus. Al San Maurizio, al momento, abbiamo sei pazienti tra Geriatria, Medicina, Malattie infettive e Neurologia. Negli ultimissimi giorni registriamo anche due vittime, erano mesi che non accadeva». Pierpaolo Bertoli - coordinatore sanitario del Comprensorio di Bolzano - dice che i pazienti colpiti sono anziani e che i decessi sono stati provocati da gravi polmoniti. «Ci eravamo dimenticati del virus, ma occorre prepararsi all’autunno, perché la pandemia non è finita del tutto. Le indicazioni del ministero della Salute in vista della stagione 2023-2024 raccomandano la vaccinazione agli over 60 e ai fragili».

Da capire se in ospedale vengano ancora effettuati i test sui nuovi ricoveri. «Non sono più obbligatori, ma restano limitati a determinate situazioni di particolari ambiti a rischio». Le mascherine vengono ancora utilizzate? «Solo nei reparti con pazienti fragili».

A ottobre i nuovi vaccini.

Il ministero ricorda che sono attesi a ottobre i nuovi vaccini per la campagna d’autunno, che sarà concomitante con quella contro l'influenza stagionale, con una nuova formulazione di vaccini a mRna e proteici aggiornati. «L’obiettivo - spiega la circolare del ministero, firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia - è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere in primis over 60, fragili, donne in gravidanza e operatori sanitari ecc.». A questi gruppi di persone è raccomandata e offerta una dose di richiamo con il vaccino aggiornato. Sulle tempistiche si prevede la possibilità di somministrare il richiamo a distanza di almeno 3 mesi dall'ultimo evento (ultima dose, a prescindere dal numero di richiami già effettuati o ultima infezione diagnosticata). Previsto, inoltre, che i nuovi vaccini aggiornati possano essere utilizzati anche per il ciclo primario, cioè per chi non si è mai vaccinato.

L’Alto Adige resta no vax.

Rispetto ad altre regioni e province italiane, la provincia di Bolzano ha notoriamente coperture vaccinali inferiori, sia per quanto riguarda la vaccinazione contro il Covid che in misura ancora maggiore per le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. Per le vaccinazioni per l’infanzia le percentuali nel resto d’Italia nel 2021 si aggirarono intorno al 94%, in Alto Adige invece tra il 71 e il 75%. Giuliano Piccoliori, responsabile scientifico dell’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano dice che interessante è la differenza significativa che si riscontra tra i gruppi linguistici con un gruppo di lingua tedesca decisamente più avverso alle vaccinazioni così come gli abitanti delle zone rurali rispetto a quelli delle zone urbane.

Vaccino efficace 18 mesi.

I vaccini anti Covid continuano a mostrare un'elevata capacità di protezione contro le forme più gravi della malattia, in particolare negli anziani, anche a un anno e mezzo dall’ultima somministrazione. Lo mostrano i risultati di uno studio coordinato dall’Università di Bologna, che ha coinvolto l’intera popolazione della provincia di Pescara, seguita per 18 mesi, che ha confrontato i dati dei vaccinati con due e tre dosi ed analizzato la persistenza della protezione, l'efficacia dei vaccini contro le varianti Omicron e le differenze tra popolazione giovane e anziana. «I risultati confermano innanzitutto che, anche a distanza di oltre un anno dall'ultima vaccinazione, chi ha ricevuto tre dosi di vaccino ha un rischio di ospedalizzazione o decesso per Covid di circa l'80% inferiore rispetto a chi non è vaccinato - spiega il coordinatore dello studio Lamberto Manzoli, professore al Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche dell’Alma Mater - E abbiamo visto che la protezione di coloro che hanno ricevuto tre dosi è significativamente superiore a quella, pur buona, di coloro che hanno ricevuto solo una o due dosi». Le differenze più rilevanti sono emerse tra gli anziani: negli over 60 la percentuale di decessi per Covid tra i non vaccinati è stata del 22%, contro il 3% tra coloro che hanno ricevuto tre o più dosi di vaccino.













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