la lettera

Il mondo della cultura boccia la virata a destra della Svp

195 artisti ed operatori del mondo culturale chiedono alla Stella alpina di tornare sui propri passi e di non concludere l’accordo con FdI, Lega e Freiheitlichen per la giunta provinciale



BOLZANO. Il mondo della cultura prende carta e penna e scrive una lettera ad Arno Kompatscher ed all’Obmann Svp, Philipp Achammer. Nella missiva, firmata da 195 persone, si chiede alla Stella alpina di non fare un accordo di governo con Fratelli d’Italia, Lega e Freiheitlichen. I firmatari esprimono la preoccupazione rispetto a questa scelta e sottolineano «l’importanza di valori quali la solidarietà, la fiducia e la diversità, e dei principi democratici di base per la creazione di una società aperta e rivolta al futuro».

«Crediamo che sia importante far sentire la nostra voce per denunciare ogni forma di estremismo, radicalizzazione e oltranzismo politico. La cultura ha un ruolo essenziale nel creare ponti, dialogo e rispetto reciproco e nel favorire la protezione dei diritti fondamentali per l’umanità, come l’ambiente in cui viviamo», così Peter Schorn, in rappresentanza dei sottoscrittori dell’appello. Questi ultimi evidenziano poi come «la decisione di avviare negoziati di coalizione con partiti che in alcuni casi rappresentano apertamente posizioni di estrema destra, nazionaliste, antieuropee, antiscientifiche, antifemministe, omofobe e razziste è, a nostro avviso, in forte contrasto con i valori summenzionati e non è inoltre conciliabile con l’idea di una società sostenibile, diversificata, fiduciosa, che rispetti e protegga i nostri principi di base».

Secondo i firmatari «Fratelli d’Italia persegue una politica apertamente nazionalista – la retorica è autoritaria, patriarcale e militarista. Invece di “Stato” il partito preferisce parlare di “nazione” e una sua chiara presa di distanza dal fascismo – che ha portato l’Europa sull’orlo del baratro, non è mai avvenuta». Senza dimenticare che «Fratelli d’Italia sta portando avanti politiche migratorie e sociali ostili ai diritti umani e una politica culturale ostile alle arti. Solo poche settimane fa, il governo Meloni ha di fatto abolito uno strumento fondamentale per la tutela sociale delle artiste e degli artisti, ovvero l’Indennità di discontinuità». Ed ancora su Lega e Freiheitlichen: «Con posizioni omofobe, islamofobe, scioviniste, antieuropee e un’inaccettabile vicinanza a Putin, la Lega fa parte del partito politico europeo di destra ed estrema destra ID (“Identità e Democrazia”), insieme all’AfD tedesco e al Rassemblement National di Marine Le Pen.

Uno dei proponimenti più importanti inserito nell’agenda politica dei Freiheitlichen è la limitazione del plurilinguismo nelle scuole altoatesine e l'insegnamento di tutte le materie scolastiche esclusivamente nella lingua di appartenenza». Così, infine, nella missiva si chiede alla Svp di tornare sui propri passi e di «scegliere una chiara e forte posizione a favore dei diritti umani, della democrazia e dell’Europa, per i diritti delle donne e delle minoranze, per la protezione dei nostri valori e per la protezione del clima. Scegliete un futuro che sia fiducioso, aperto, solidale e resiliente per tutti noi. “In Vielfalt vereint-Uniti nella varietà”».













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