elezioni – l’analisi

Il politologo: «Non solo i no vax hanno votato 'Vita'»

Guenther Pallaver: «Grande stabilità interna ed esterna della Svp» (foto Groppo)



BOLZANO. Gli elettori del movimento Vita, che in Alto Adige ha raggiunto il 6%, "probabilmente non sono solo convinti no vax, ma si tratta anche di un voto di protesta contro 'quelli lassù', anche se gli oppositori all'obbligo vaccinale sono più diffusi in Alto Adige a causa della vicinanza al mondo di lingua tedesca", lo afferma il politologo Guenther Pallaver. Per quanto riguarda il risultato della Svp "in Europa risultati del 40% sono ormai diventati rari. Volkspartei ha ancora questa base elettorale, ma sembra in erosione. La 'minaccia di Roma' per l'autonomia evidentemente hanno mobilitato per l'Svp più elettori di quanto non avvenga alle elezioni provinciale", prosegue Pallaver.

"Da un punto di vista puramente partitico, per quanto possa sembrare paradossale, un partito postfascista al governo è un vantaggio per la Svp. Per l'autonomia e la convivenza, invece, è uno svantaggio", aggiunge il politologo. La presenza della Svp in parlamento dal dopoguerra ad oggi conferma la "stabilità interna ed esterna di questo partito, nonostante tutte le turbolenze degli ultimi anni", conclude. 













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