Le motivazioni

Il Tar bacchetta Kompatscher: “Obbligo dei test a scuola non ben motivato”

I giudici contestano il danno lamentato dai genitori ma criticano anche l’ordinanza del governatore



BOLZANO. I genitori avevano chiesto lo stop all’obbligo dei test nasali per frequentare in presenza. Il Tar di Bolzano, nel rigettare la richiesta di sospensione dell’ordinanza del presidente della Provincia, ha ritenuto che “il danno grave lamentato dai ricorrenti” è stato declinato “in modo sommario ed estremamente generico".

Ma i giudici amministrativi tirano le orecchie anche a Kompatscher, di fatto sostenendo che non sono chiare le ragioni che hanno portato all’obbligo dei tamponi e non sono indicati gli effetti attesi sull’andamento dei contagi, e dunque l’impatto sul sistema sanitario. “Le ordinanze impugnate – si legge nelle motivazioni dei giudici – non possono dirsi inappuntabili né sotto il profilo dell'istruttoria eseguita, né sotto quello della motivazione resa, posto che non sono esplicitate le ragioni che hanno determinato l'autorità provinciale a imporre l'effettuazione obbligatoria dello screening diagnostico al fine della partecipazione alle attività didattiche in presenza, né risultano indicati, se non in termini estremamente generici, i dati relativi all'andamento epidemiologico, in particolare in ambito scolastico, e non sono esplicitati i suoi effetti sul sistema sanitario locale”.

 













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