BOLZANO. «È auspicabile una tassazione agevolata sugli affitti a lungo termine»: è quanto chiede l'Associazione mediatori Alto Adige dell'Unione commercio turismo servizi che sottolinea come, nonostante le iniziative legislative sul fronte degli immobili sfitti, «l'attuale regolamento Imi sottopone il titolare di immobili affittati a lungo termine a una tassazione notevolmente maggiore rispetto al titolare di immobili affittati a scopo turistico».

Per gli immobili destinati ad affitto a breve termine o affitto turistico, infatti, l'aliquota Imi è 0,2-0,3%, per quelli affittati a lungo termine l'aliquota è, invece, 0,76-3,5%.

Infine, sugli immobili per ferie (uso proprio o residenza di un membro della famiglia) l'aliquota è 1,56-3,5%.

«A causa della tassazione più vantaggiosa e delle rendite più elevate, soprattutto nei Comuni e nei centri urbani a maggiore vocazione turistica - sottolinea l'associazione - i titolari di immobili decidono di affittarli solo in ambito turistico. Questi immobili in affitto vengono così sottratti al mercato degli immobili, una carenza concretamente riscontrabile ormai da molti anni».

Per l’Associazione Mediatori, «sarebbe invece importante che i titolari intenzionati a mettere a disposizione i propri immobili con contratti di affitto a lungo termine (3 più 2 oppure 4 più 4 anni), residenti in Provincia o che esercitano un'attività lavorativa, fossero tassati in misura minore rispetto a quelli che affittano i propri immobili solo in ambito turistico».

I mediatori fanno infine riferimento alla difficile situazione abitativa altoatesina dovuta anche al numero di alloggi sfitti: «Negli ultimi anni in Alto Adige è diventato difficile trovare immobili in affitto – affermano – e questo rappresenta sicuramente un’ulteriore difficoltà per l’economia, perché per i datori di lavoro, così come per i lavoratori dipendenti, sarebbe importante che il mercato avesse un’adeguata disponibilità di questa tipologia di alloggi».