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In Alto Adige nasce un piano per la tutela di tutti i corsi d’acqua

L'obiettivo è raggiungere il "buono o elevato stato ecologico" o "buon potenziale ecologico", oltre al "buono stato chimico" di tutte le acque superficiali e  sotterranee. L’assessore Vettorato: «In Alto Adige l'acqua è un bene strategico»



BOLZANO. La giunta provinciale di Bolzano ha approvato il Piano tutela delle acque predisposto dall'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima. «Si tratta di un importante passaggio - sottolinea l'assessore competente, Giuliano Vettorato - sul quale concentrare ulteriormente gli sforzi per sostenere le risorse sul nostro territorio. In Alto Adige, l'acqua è un bene strategico e poiché l'economia, l'agricoltura e il turismo in particolare ne dipendono direttamente, anche il Piano tutela delle acque costituisce un valore aggiunto, un punto di partenza per ottimizzare l'utilizzo delle acque e far si che vi sia un utilizzo ancor più solidale, oculato ed accorto, anche alla luce dei cambiamenti climatici».

Il piano, che ha ottenuto il parere positivo del Comitato ambientale provinciale, è composto da sette volumi e tre allegati. L'obiettivo principale della tutela delle acque è di raggiungere il "buono o elevato stato ecologico" o "buon potenziale ecologico", oltre al "buono stato chimico" di tutte le acque superficiali e dei cosiddetti corpi idrici sotterranei.

Il via libera da parte della giunta è stato preceduto da un processo di partecipazione che coinvolto portatori d'interesse, singoli cittadini e comuni che hanno presentato 215 osservazioni alla bozza del piano. «Il comitato per l'ambiente ha raccolto proposte di modifica e pareri che riguardano le aree tematiche del piano di tutela delle acque e che sono state ritenute appropriate grazie a una migliore comprensione o sostanza - spiega il direttore dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima, Flavio Ruffini - rientrando nel quadro dei piani e delle disposizioni legislative di livello superiore o che riguardano correzioni».













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