IL CASO

Indennizzo a Schael, aperta l’inchiesta

Tutto parte dall’esposto di Süd-Tiroler Freiheit. Dopo l’accordo raggiunto con la Provincia, l’Asl ha pagato al manager 184.883 euro



BOLZANO. Dopo l’esposto del consigliere provinciale Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit), la Procura della Corte dei conti ha deciso di aprire un fascicolo sulla “liquidazione” di 184.883 euro pagata all’ex direttore generale dell’Asl Thomas Schael, per la risoluzione consensuale del contratto con un anno e mezzo d’anticipo. Lo stipendio annuo di Schael si aggirava intorno ai 225 mila euro l’anno.

«Noi avevamo chiesto - spiega Knoll - di bloccare il pagamento della somma, in quanto la fine del rapporto non è da imputare alla Provincia e quindi non si vede per quale motivo si debba spendere del denaro pubblico. Inoltre il contratto del manager non prevedeva un indennizzo in caso di risoluzione anticipata del contratto».

Nella trattativa tra Schael e la Provincia si è applicato quanto previsto dal contratto collettivo. «Il contratto per i nostri dirigenti stabilisce -aveva spiegato il presidente della giunta Arno Kompatscher - in caso di rescissione anticipata, uno stipendio di 8 mensilità. All’inizio gli abbiamo offerto 145 mila euro. Ma ci è stato detto che non bastavano. Abbiamo quindi “virato” sulla commissione conciliativa, perché Schael intendeva aggiungere “ulteriori spese”. La commissione ha rifatto i conti, aggiunto le somme richieste, proposto 184.883 euro, e le parti hanno accettato la buonuscita». La Provincia ha poi approvato la delibera e la somma è stata liquidata dall’Asl.

Ora sarà la Procura contabile a verificare se il pagamento della somma abbia - come ipotizzato da Süd-Tiroler Freiheit - causato un danno all’erario.













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