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Inflazione in calo, ma pensionati ancora a rischio: “La politica deve salvaguardare il potere d'acquisto”

Il segretario di Spi/Cgil Alto Adige Alfred Ebner: “Quasi metà delle pensioni sono sotto i mille euro lordi, basta una spesa imprevista a mettere a rischio il bilancio familiare”
CAROVITA Bolzano, l'inflazione scende ai valori del 2021



BOLZANO. Anche se a Bolzano il tasso d'inflazione tendenziale a ottobre è sceso al 2,4%, "i cittadini con i redditi bassi, tra cui moltissimi pensionati, sono comunque penalizzati".

Lo afferma il segretario del sindacato pensionati Cgil/Agb, Alfred Ebner, sottolineando che "sono soprattutto gli alimentari a pesare sui percettori di pensioni basse".

"Sono questi i consumi maggiori dei cittadini anziani e dei cittadini con redditi insufficienti - aggiunge Ebner - Quasi la metà delle nostre pensioni sono sotto i 1.000 euro lordi e una spesa imprevista mette a rischio il bilancio familiare".

Secondo Ebner, le numerose risorse stanziate a livello locale dalla mano pubblica non risolvono il problema in maniera strutturale, dal momento che si tratta di prestazioni assistenziali: "Da qui nasce la nostra richiesta di una politica dei redditi che salvaguardi il potere d'acquisto di salari e pensioni. Rivendicazione che rimane tutt'ora valida anche con un'inflazione in controtendenza e che porteremo avanti con le due giornate di sciopero indette da Cgil e Uil il 17 e il 24 novembre".

Secondo il sindacato, "anche per il 2024 si utilizzano i pensionati come una sorta di bancomat per le casse dello Stato" che, conclude Ebner, "farebbe bene a cercare le risorse dove ci sono realmente: dagli extraprofitti di alcuni settori economici alla lotta serrata all'evasione".













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