l’incontro

Kompatscher consegna a Meloni la proposta di legge per la riforma degli Statuti

Per Bolzano la proposta mira al ripristino di competenze (foto Conferenza delle Regioni e delle Province autonome)



BOLZANO. Nella seconda giornata del Festival delle Regioni e delle Province autonome, a Torino, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, coordinatore delle autonomie speciali, ha consegnato alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, la proposta di legge costituzionale redatta per adeguare gli Statuti di autonomia alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. L'obiettivo della revisione, spiega una nota, "è ovviare alla compressione delle competenze autonomistiche operata dalla giurisprudenza della Corte costituzionale negli ultimi anni". Il ripristino delle competenze autonomistiche, nel caso della Provincia di Bolzano, si legge ancora nella nota, è "anche e soprattutto una questione di diritto internazionale", poiché "fu il livello di autonomia raggiunto nel 1992 con la chiusura del 'Pacchetto' a convincere l'Austria a rilasciare la cosiddetta 'quietanza liberatoria', disinnescando la controversia internazionale" davanti all'Onu.

L'importanza di questo passo è sottolineata anche dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che pone l'accento "sul rafforzamento del ruolo delle 'speciali' nei confronti dello Stato grazie all'introduzione del meccanismo dell'intesa, che garantisce uno sviluppo condiviso dell'autonomia". "Questo a maggior ragione - prosegue la nota - in un processo importante e delicato come quello che riguarda la modifica dello Statuto, per il quale eventuali modifiche dovranno essere fatte in accordo con i territori, nel caso specifico Trentino e Alto Adige. L'intesa infatti coinvolgerà i Consigli provinciali e regionale e sostituisce il parere attualmente previsto dall'articolo 103".

Prima dell'incontro con Meloni, Kompatscher aveva preso parte alla tavola rotonda dal titolo "Pnrr e welfare nuove sfide per le Regioni" alla quale è intervenuto, tra gli altri, il ministro della Salute Orazio Schillaci.













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