in aula

Kompatscher e il bilancio della Provincia: ecco la manovra da 6,53 miliardi

Il presidente in aula ha sottolineato la necessità della collaborazione nella società e di uno sviluppo sostenibile.



BOLZANO. Quello per il 2022 è "un ottimo bilancio di previsione" che "consentirà la realizzazione di molti progetti". Lo ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, illustrando, oggi martedì 7 dicembre, in consiglio provinciale la manovra finanziaria per il prossimo anno che ha una dotazione di 6,53 miliardi di euro.

"Attualmente sono oltre 700 le prestazioni erogate con il bilancio provinciale. La verifica dell'attualità, necessità e opportunità di tutte queste prestazioni deve essere costante e obiettiva", ha detto Kompatscher, sottolineando che crescono le spese per le politiche sociali.

"Investimenti nelle fondamenta della società e nell'equilibrio sociale", sono state definite dal presidente altoatesino queste spese, per le quali nel bilancio 2022 la base di partenza è di circa 523 milioni di euro e che potranno essere integrate con buona parte dei fondi attesi dall'assestamento di bilancio. Sei anni fa, ossia nel bilancio iniziale per il 2016, si prevedevano stanziamenti per circa 448 milioni di euro.

Per il settore salute sono stanziati nel bilancio di previsione 2022 circa 1.454 milioni di euro. Si calcola un incremento annuo dei costi pari almeno al 2% l'anno.

“6,533 miliardi di euro sono una somma ingente, risultato delle tante dure contrattazioni effettuate dai miei predecessori, dai miei compagni e dalle mie compagne, ma anche frutto delle trattative che ho condotto personalmente in qualità di presidente della Provincia” ha detto Kompatscher, facendo riferimento al recente accordo finanziario, grazie al quale la Provincia potrà contare su circa 237 milioni di euro in più nel bilancio 2022 ed è riuscita a mantenere le garanzie previste dal Patto di Garanzia del 2014.

Il punto relativo al gettito delle accise sui combustibili da riscaldamento non è stato invece ancora chiarito, e saranno per questo necessarie ulteriori trattative.

Il presidente ha chiarito che in provincia di Bolzano la pressione fiscale continua ad essere la più bassa su scala nazionale, anche grazie al fatto che l’addizionale regionale all’Irpef è rimasta invariata. Maggiori entrate per 66 milioni di euro deriveranno dal ritorno all’aliquota ordinaria del 3,90 per cento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive.

Adeguando la base di calcolo al sistema nazionale, tale misura agevolerà il calcolo della compensazione delle entrate per la Provincia di Bolzano una volta attuata l’ipotizzata riforma fiscale nazionale che include anche l’ipotesi di un’abolizione tout court dell’Irap.

Preoccupazioni ha espresso Kompatscher sulla coesione sociale necessaria per affrontare il percorso verso uno sviluppo sostenibile.

La strada verso i 17 obiettivi di sostenibilità su cui dobbiamo focalizzarci è lunga e richiede trasformazioni tanto della nostra economia, quanto della nostra società.

"Per natura, però, i grandi cambiamenti difficilmente si possono avviare quando tutti, pur concordando sul fatto che qualcosa deve cambiare, ritengono comunque che sia l'altro a dover iniziare", ha osservato Kompatscher.

La giunta provinciale, ha ricordato ancora il presidente, ha sviluppato quest'anno una strategia per la sostenibilità e la bozza di revisione del Piano clima.

La critica mossa alla bozza di revisione del Piano clima di non essere abbastanza ambiziosa "è stata recepita e si sta procedendo a integrare il testo con le varie proposte fin qui formulate", ha detto Kompatscher, auspicando un clima di fiducia e confronto oggettivo sul tema.

Kompatscher ha paragonato il cammino verso la sostenibilità a quello verso l'autonomia dell'Alto Adige, che il prossimo anno festeggia il mezzo secolo del secondo Statuto. "La nostra Autonomia, con le sue norme sulla proporzionale e sul plurilinguismo, comporta ovviamente anche dei costi, ma, in definitiva, evita conflitti che avrebbero ripercussioni di gran lunga più pesanti", ha sostenuto Kompatscher, sottolineando l'importanza della salvaguardia della cultura dei gruppi linguistici tedesco e ladino come minoranze all'interno dello Stato.

La bozza di bilancio by Mara Deimichei on Scribd













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