Il dramma

La tragedia del bimbo di due anni annegato in piscina: si era allontanato dalla vasca dei piccoli ed è scivolato in quella grande

La famiglia, orginaria di Bressanone, è residente a Velturno. È stato il nonno ad accorgersi e a dare l’allarme per primo. Il sindaco del paese: «L’incidente in pausa pranzo» (foto Tgr Rai)


Stefan Wallisch


BOLZANO. Tragedia in un albergo wellness di Naz Sciaves: un bambino di appena due anni è morto annegato dopo essere caduto nella piscina dell'albergo. Il piccolo si trovava assieme ai genitori ed altri familiari, che per un attimo devono averlo perso di vista: tanto è bastato perché si consumasse la tragedia.

Sulla dinamica sono ora in corso accertamenti, anche su disposizione della Procura.

La tragedia, che ha colpito una famiglia della zona, residente a Velturno ma originaria di Bressanone, si è verificata sabato. Le telecamere interne dell'albergo avrebbero ripreso l'incidente: sembra che il bimbo si trovasse, inizialmente, in una piccola vasca riservata proprio agli ospiti più piccoli, dalla quale però si sarebbe poi allontanato dirigendosi verso la piscina più grande, per gli adulti, scivolando in acqua. Il bimbo è purtroppo annegato.

A individuare il corpicino esanime in acqua sarebbe stato, secondo quanto trapelato, il nonno, che lo ha visto e subito soccorso, dando immediatamente l'allarme.

Sul posto si sono subito portati i soccorsi: dopo una prima rianimazione da parte del medico d'urgenza, il bambino è stato trasportato prima all'ospedale più vicino, a Bressanone, da dove è stato però subito trasferito in elicottero, a causa delle sue gravissime condizioni, alla clinica universitaria di Innsbruck. Purtroppo però non ce l'ha fatta ed è deceduto poco dopo il suo arrivo nella clinica austriaca.

Il sindaco di Naz Sciaves, Alexander Ueberbacher, esprime il cordoglio della comunità per la tragedia. «Da quello che mi è stato detto - racconta - l'incidente è avvenuto durante la pausa pranzo, quindi in un orario in cui gli ospiti dell'albergo erano quasi tutti a pranzo e c'erano poche persone nell'area wellness. Altrimenti forse qualcuno avrebbe potuto notare il piccolo cadere in acqua e prestare i primi soccorsi».

La tragedia avvenuta a Naz Sciaves ricorda molto da vicino un incidente dalla dinamica molto simile, avvenuta nella piscina pubblica di Bolzano il 6 luglio 2020. Un bimbo di sei anni era caduto in una delle vasche, all'epoca chiusa e in parte transennata per le norme anti-Covid. Proprio per questo la vasca non era sorvegliata da bagnini. I genitori lo avevano perso di vista ed il bimbo si era incamminato verso quella vasca, cadendo in acqua e morendo annegato.

Anche in quel caso quando ci si era accorti del corpo esanime in acqua era ormai troppo tardi. A nulla valsero i tentativi di rianimazione e Mattia morì quattro giorni più tardi in ospedale.

Per quell'incidente sono ora indagati i gestori della piscina mentre sono stati scagionati i genitori del bimbo morto.













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