È tornata la banda del bancomat 

Il colpo. Il botto alle 2.40 di domenica notte. L'esplosione ha divelto lo sportello della filiale di Banca Intesa Sanpaolo: si conteggia la perdita  Svegliati i residenti nella zona che hanno dato subito l’allarme. È stata usata polvere esplosiva. Nessuna traccia dei delinquenti



Laives. In alto adige è tornata la banda del bancomat. i malviventi - svaniti nel nulla - hanno colpito alle 2.40 di domenica in via kennedy a laives. l’esplosione ha divelto completamente lo sportello della filiale di banca intesa sanpaolo e mandato in frantumi la vetrina. pezzi di vetro e metallo sono volati a parecchi metri di distanza. danni ingenti anche all’interno. non si sa esattamente a quanto ammonti il bottino, l’istituto di credito sta infatti conteggiando la perdita.

I carabinieri fanno sapere che l’allarme è stato dato dai residenti svegliati dal botto nel cuore della notte. i militari corsi sul posti non hanno trovato nessuno, i malviventi erano già fuggiti ed i posti di blocco non hanno dato risultati. in queste ore le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare le immagini delle telecamere della banca. per far saltare in aria lo sportello è stata usata polvere esplosiva. lorenzo martinelli - proprietario della palazzina dove è avvenuta l’esplosione - racconta di aver sentito uno strano rumore ma di non averci fatto caso: «ero andato in montagna, la sera mi sono messo a guardare la tv fino a tardi poi ho sentito uno strano rumore, come se qualcuno sbattesse dei tappeti ma non ci ho fatto caso. poi verso le 3 mi hanno suonato alla porta, vista l’ora non ho aperto ma sono andato sul terrazzo. ho visto la porta del cancello aperta, e degli uomini che si muovevano con una pila, erano i carabinieri. allora mi sono vestito e sono sceso, ho visto e capito. c’erano pezzi di vetrina davanti al portone ed un brandello di bancomat dall’altra parte della strada».

L’ultimo colpo. si era verificato il 23 dicembre scorso a cortaccia e tre giorni dopo erano stati arrestati due moldavi accusati di almeno 4 colpi. per le esplosioni era stato usato gas acetilene mentre questa volta i malviventi hanno utilizzato della polvere esplosiva. la banda sgominata infilava un tubo in gomma nella fessura da cui viene erogato il denaro, pompava l’acetilene nello sportello bancomat e poi lo faceva esplodere con una scarica elettrica. se la deflagrazione squarciava l’apparecchiatura, bastava raccogliere il denaro e fuggire. in caso contrario, si poteva fuggire a mani vuote, ma sicuri di farla franca. o così, almeno, pensavano di continuare a poter fare i due moldavi di 34 e 25 anni, residenti nel veronese, arrestati a fine dicembre dai carabinieri di bolzano - che avevano raccolto informazioni dalle telecamere - e ritenuti autori di almeno quattro assalti: quello alla filiale “cassa rurale della bassa valle isarco” di barbiano il 29 settembre, quello ai danni della filiale “cassa di risparmio” di vandoies del 3 ottobre - entrambi finiti con danni ingenti, ma senza alcun bottino per i malviventi -, quello ai danni della filiale “cassa rurale della bassa valle isarco” di villandro del 5 ottobre e quello alla filiale “cassa rurale bassa anaunia” di ton in trentino, del 12 ottobre scorso. questa volta però - ripetono i carabinieri - non si tratta di gas ma di polvere esplosiva. quel che è certo è che una banda che prende di mira i bancomat e che agisce con modalità differenti è tornata a colpire in alto adige.















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