La stangata

Acqua potabile, Laives aumenta i costi del 33% 

Si spiega con l’uso di pompe elettriche: spingono l’acqua fino ai serbatoi in quota. Per le acque reflue il rincaro sarà del 9 per cento. Il sindaco Christian Bianchi: «Non avevamo alternative»



LAIVES. L’aumento dei costi relativi all’energia elettrica va ad incidere pesantemente anche sulla spesa che l’amministrazione comunale sostiene ogni anno per la fornitura, così come aumentano sensibilmente anche le bollette pagate dai cittadini, e non solo per la fornitura di energia a cura di Alperia. Il grido di allarme lo lanciano gran parte delle amministrazioni comunali della nostra provincia, costrette a fare i conti con gli aumenti.

«Per questo – dice il sindaco di Laives Christian Bianchi – l’altro giorno c’è stata la protesta da parte dell’Anci, l’associazione che rappresenta i sindaci italiani, perché di questo passo si rischia di non riuscire più a far quadrare i conti e di conseguenza, è inevitabile anche dover aumentare le tariffe dei servizi, come è quello della fornitura di acqua potabile e la fognatura».

Per quanto riguarda specificatamente il comune di Laives, dal primo gennaio di quest’anno, l’aumento dell’acqua potabile è del 33% e di un più 9 per cento per la depurazione delle acque nere. «A Bolzano hanno fatto altrettanto – continua Bianchi – e anzi, per la fognatura hanno aumentato del 30 per cento. Qui a Laives abbiamo deciso però di non coprire il servizio al cento per cento con le tariffe, ma fermarci al 90 per cento. Rispetto allo scorso anno, per la bolletta elettrica spendiamo, come Comune, 600 mila euro in più e si tratta di un importo significativo».

Inoltre, i conti che abbiamo fatto sono sulla baste dei costi attuali per l’energia elettrica, che sono attorno a 0,33 centesimi per kilowatt, nella speranza che non debbano aumentare ancora vista l’instabilità internazionale. Siamo consapevoli che si tratta di un grosso problema, sia per le famiglie che per le aziende le quali hanno bisogno di tanta energia per funzionare e se aumentano le tariffe aumenta anche il costo del lavoro, con tutte le conseguenze del caso».

Perché l’incremento dei costi relativi alla fornitura di energia elettrica incidano così pesantemente anche sulle tariffe per il servizio idrico e fognario è presto detto: la rete comunale dell’acquedotto, con pozzi, sorgenti e stazioni di sollevamento, funziona grazie alle potenti pompe elettriche che spingono l’acqua fino ai serbatoi posti in posizione elevata, così da sfruttare il dislivello per far arrivare l’acqua potabile fino ai piani più alti dei condomini. Anche per allontanare le acque nere spingendole fino al depuratore “Fossa Grande” di Bronzolo serve l’ausilio delle pompe mosse da potenti motori elettrici. «Lo scorso anno – conclude il sindaco di Laives – per il solo servizio idrico, la spesa in energia elettrica era stata attorno ai 200 mila euro, ma con la tariffa a 0,33 centesimi per kilowatt, dobbiamo prevedere almeno 100 mila euro in più».













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