LAIVES

Addio a Giorgio Trappolin “anima” del Carnevale 

Dopo una lunga malattia. Era nato nel 1959, lascia la moglie Ornella e il figlio Claudio. Faceva parte del coro Monti Pallidi ed era anche uno degli organizzatori della sfilata di Laives


bruno canali


Laives. Dopo vent'anni da quando è stato costretto a letto dopo un malore, se ne è andato Giorgio Trappolin, che in tanti a Laives ricordano per essere stato un ragazzone simpatico e gioviale, sempre pronto quando c'era da divertirsi in compagnia. Nato nel 1959, lascia la moglie Ornella e il figlio Claudio, insieme ad un grande vuoto fra tutti coloro che lo hanno conosciuto. "Era il 1973 - ricorda ad esempio Alberto Magnanini, attuale presidente del coro Monti Palllidi - quando io e lui, che avevamo la stessa età, stimolati dal maestro Sergio Maccagnan iniziammo a cantare nei cori scolastici e poi, nel coro Monti Pallidi. Se non sbaglio, eravamo anche i più giovani insieme a qualche altro".

Trappolin era anche uno degli animatori del carnevale di Laives e in questa veste lo ricorda Marisa Cettelan, che con lui ha condiviso sfilate storiche, animando i grandi carri, come quello stupefacente della caravella con i pirati, quando ancora il "principe del carnevale" era Gino Coseri. Anche Alberto Magnanini faceva parte della compagnia che ruotava attorno al carnevale e si ritrovava già mesi prima per costruire i grandi carri da far sfilare. "Stavamo proprio lavorando ad uno di questi carri, nel novembre di vent'anni fa - dice Magnanini - me lo ricordo ancora molto bene. Eravamo nella cantina di casa sua per preparare pezzi dell'allestimento e verso sera, al solito, ci siamo lasciati con la promessa di rivederci la sera dopo per andare avanti con il lavoro. Invece durante la notte, Giorgio è stato colpito da un grave malore. I medici accorsi hanno tentato di tutto per rianimarlo: il suo cuore si è rimesso in moto ma purtroppo aveva riportato gravi danni cerebrali che lo hanno costretto a letto per tutti questi anni. Lo ricordo anche durante le serate estive in centro a Laives, quando si organizzavano concerti e spettacoli e noi del coro Monti Pallidi allestivamo una elegante vinoteca sul sagrato della chiesa, in via Pietralba. Giorgio, con la moglie, spesso, dietro le quinte preparava la pastasciutta per tutti. Una di quelle sere, invitato da un ventriloquo, salì sul palco e, davanti ad un folto pubblico, si prestò per fare la parte di papa Wojtyla, mentre la voce con accento polacco era quella del ventriloquo: furono momenti indimenticabili". Infine lo ricorda anche Cesare Zenorini, attuale presidente del Nuovo carnevale di Laives. "Ricordo che fu con lui e gli altri del gruppo - dice Zenorini - che la sfilata di carnevale ebbe una svolta e da festa di paese iniziammo a progettare e costruire carri veramente sempre più grandi ed elaborati. Siamo tutti amareggiati per la sua scomparsa e vicini alla sua famiglia in questo triste momento".

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