Laives

Antenne e 5G: «Le compagnie fanno pressioni»

La preoccupazione di tante persone anche a Laives per lo sviluppo del 5G nel campo delle trasmissioni dati via radio è giustificata dalle informazioni a disposizione dell’amministrazione comunale di Laives



LAIVES. La preoccupazione di tante persone anche a Laives per lo sviluppo del 5G nel campo delle trasmissioni dati via radio è giustificata dalle informazioni a disposizione dell’amministrazione comunale, informazioni che ha sintetizzato il vicesindaco Giovanni Seppi rispondendo a un’interrogazione in consiglio.

«Effettivamente – ha detto Seppi – Fastweb, uno dei gestori di telefonia mobile, ha chiesto di poter installare il sistema 5G su due tralicci presenti nel nostro territorio comunale. Si tratta di quello a monte della città di Laives, proprio ai piedi del “Crozet”, e di quello che è installato sopra la caserma dei vigili del fuoco di San Giacomo (nella foto). Per quanto ci riguarda comunque rimane il rifiuto già espresso in passato dal consiglio comunale, ma sappiamo che è forte la pressione anche da parte delle altre compagnie telefoniche».

Perché si punti ai due tralicci indicati da Seppi è stato spiegato in aula: «Perchè per funzionare il 5G ha la necessità di collegamenti con la rete in fibra ottica, e attualmente questa rete può servire solo i due tralicci che ho indicato, mentre non è possibile per quello in zona industriale e quello nella zona sportiva Galizia».

L’indicazione del consiglio comunale è stata quella di mantenere alta la guardia e di organizzare possibilmente incontri informativi con la popolazione per mettere tutti al corrente dei dubbi e dei vantaggi di questa tecnologia.

Il vicesindaco ha anche ribadito la volontà dell’amministrazione comunale di allontanare tutte le antenne per la telefonia mobile presenti negli abitati. In particolare Seppi ha accennato a quella della Telecom, nel pieno centro di San Giacomo. Lì casomai il problema è che il sito è proprietà di Telecom, mentre invece l’antenna che c’era in zona ex Amonn è stata tolta in seguito alla demolizione dell’ex magazzino per fare posto a una nuova zona residenziale nel cuore dell’abitato.

 













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