Bimbi esclusi dal nido, al vaglio aiuti alle famiglie 

Infanzia. La Provincia valuta un sostegno economico per accedere al servizio di Tagesmutter Vettorato: «Stiamo aspettando i dati relativi alle nuove iscrizioni, prima non possiamo muoverci»


Bruno Canali


Laives. In Provincia si sta lavorando alla ricerca di una soluzione che possa risolvere il grave problema delle 34 famiglie di Laives che a seguito delle modifiche per le iscrizioni introdotte da una legge nazionale recepita a livello provinciale non hanno la possibilità di iscrivere i propri figli all’asilo nido comunale per mancanza di posti. «Abbiamo già incontrato tempo fa questi genitori – dice Giuliano Vettorato, vicepresidente della giunta provinciale con competenza sulla scuola – spiegando loro che, purtroppo, si tratta di una legge statale che nelle intenzioni punterebbe a ottimizzare le risorse del personale. Ne abbiamo già parlato anche con l’assessora al sociale Waltraud Deeg: siamo d’accordo che, prima di tutto, bisogna attendere i risultati delle nuove iscrizioni per poi capire che cosa si potrebbe fare per affrontare il problema».

Vettorato comunque avanza una delle due opzioni che anche il sindaco suggerisce: «Si tratterebbe di una soluzione che coinvolge il sociale, dunque la collega Deeg. Serve avere prima di tutto i numeri definitivi delle iscrizioni e quindi studiare qualche forma di aiuto concreto alle famiglie in difficoltà per le iscrizioni. Potrebbe essere ad esempio un sostegno economico per accedere al servizio delle Tagesmutter; valuteremo quando avremo a disposizione i dati definitivi in mano».

L’applicazione della nuova legge, paradossalmente, almeno nelle strutture per la prima infanzia di Laives, comporta che a fronte dell’impossibilità per 34 bambini di accedere all’asilo nido perché i 60 posti nominali sono occupati, alle materne si liberino invece i posti che, col sistema precedente le modifiche, sarebbero stati occupati dai bimbi in arrivo dal nido. La legge prevede che possano essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono i tre anni d’età entro il 31 dicembre di ogni anno. “Su richiesta delle famiglie – continua il testo di legge – possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia i bambini che compiono i tre anni d’età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento”.

Finora, come detto, a Laives questo problema non c’era mai stato, perlomeno non in queste proporzioni. In merito a questa situazione, lo stesso sindaco, sottolineando che per risolvere il problema la Provincia ha tempo fino all’avvio del nuovo anno scolastico a settembre, afferma che saranno fatte verifiche per vagliare la possibilità di reperire ulteriori posti sul territorio comunale. Già durante lo scorso anno era stato autorizzato un aumento di dieci posti (adesso sono 29) nella microstruttura gestita dalle Tagesmutter a San Giacomo, e così le soluzioni a disposizione della Provincia sarebbero due: una deroga rispetto all’applicazione della legge, oppure (come ipotizzato anche da Vettorato, che ne parlerà con l’assessora Waltraud Deeg) un sostengo economico alle famiglie affinché possano comunque accedere al servizio offerto dalle Tagesmutter.

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