Il caso

Centro Nologo, la fine di un’era: il Comune di Laives si è ripreso i locali 

A febbraio la polizia locale ha multato utenti e responsabili per il mancato rispetto delle regole anti Covid. Un secondo controllo ha dato lo stesso esito. A quel punto anche la Provincia ha deciso di non erogare più contributi



LAIVES. Ultimi giorni di presenza, perlomeno nella sede che si trova in zona sportiva Galizia, del centro giovanile Nologo di Laives. Con la fine di giugno infatti, scade anche la concessione dei locali da parte del Comune di Laives, che non verrà rinnovata questa volta, come preannunciato da tempo. Anche la Provincia a sua volta – come conferma il vicepresidente Giuliano Vettorato, non erogherà più i normali contributi di sempre e questo, di fatto, significa la fine delle attività.

Come si sia arrivati a questa drastica decisione è cosa nota: tutto aveva preso il via a febbraio di quest’anno, quando c’era ancora l’emergenza Covid. In seguito a un controllo effettuato al Nologo da parte della Polizia locale di Laives, era risultata la presenza di alcune persone del tutto prive di Green Pass (che all’epoca era invece obbligatorio all’interno di locali assieme alle mascherine) e ne era privo lo stesso responsabile. Inevitabile il verbale e la segnalazione. Inoltre, qualche giorno dopo ci sarebbe stato un secondo controllo e anche in quell’occasione, la Polizia locale (come si legge nei verbali) avrebbe trovato almeno una persona all’interno del Nologo.

Di lì a qualche giorno, prima il sindaco di Laives e quindi anche il vicepresidente della Giunta provinciale, informati dei fatti, avevano dichiarato che l’episodio avrebbe avuto serie conseguenze, in particolare, perché si tratta di un centro giovanile dove – aveva detto il sindaco Christian Bianchi – dovrebbe essere insegnato il rispetto delle regole, cosa che non è stata. La decisione quindi è stata quella di non rinnovare più - alla scadenza naturale - la convenzione per l’utilizzo dei locali della sede in zona Galizia per quanto riguarda il Comune di Laives, mentre a sua volta, Giuliano Vettorato aveva avvisato che per il Nologo non sarebbero più stati erogati i normali contributi e così è stato.

Mauro Trentini, presidente della cooperativa Arcoop che a sua volta gestisce il centro Nologo di Laives, aveva affidato ad un lungo sfogo sui social la sua versione dei fatti, ma sia il Comune di Laives che il vicepresidente provinciale, non hanno cambiato opinione e adesso, come detto, l’utilizzo della sede fin qui occupata nella palazzina servizi della zona sportiva Galizia a Laives sta per terminare, così come Vettorato ribadisce il congelamento dei contributi che, tra l’altro, servivano anche per garantire uno stipendio al gestore. Già nelle scorse settimane era iniziato un poco alla volta lo sgombero di ciò che con gli anni era stato accumulato presso il centro Nologo, proprio per la prospettiva che, a fine giugno, i locali dovevano essere restituiti al Comune di Laives che ne è il proprietario.













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