Ciclabile in zona Cervo, la Provincia sblocca l’iter 

Il collegamento con Vadena. Approvato l’inserimento nei Puc della modifica per il progetto Il superamento di un impasse che durava da anni permetterà di procedere agli espropri



Laives. Su proposta dell’assessora Maria Hochgruber Kuenzer, la giunta provinciale ha dato via libera all’inserimento, nei Puc di Laives e di Vadena, della modifica d’ufficio per il progetto della pista ciclabile in zona “Cervo” con collegamento alla ciclabile provinciale Bolzano-Salorno, lungo l’argine ovest dell’Adige.

Il passaggio burocratico.

Il tratto ciclabile di circa 1,7 chilometri che corre lungo via Stazione, nel territorio comunale di Laives, è già pronto dallo scorso anno e finalmente adesso potrà essere costruito anche quello lungo la stradina in zona Cervo (poco più di 700 metri) nel territorio comunale di Vadena. Questo passaggio burocratico è di fatto rilevante perché potrà sbloccare definitivamente l’iter che prevede la costruzione di una tratta che dalla zona della stazione ferroviaria di Laives, proseguendo fino al comune di Vadena, raggiungerà direttamente la pista ciclabile provinciale che collega Bolzano alla Bassa Atesina lungo l’argine dell’Adige.

Le reazioni della politica.

«Con questo provvedimento – sottolinea Hochgruber Kuenzer, responsabile per territorio e paesaggio – è stato fatto un passo importante per la realizzazione della pista ciclabile sovracomunale e gli aspetti positivi sono evidenti: riduzione del traffico individuale e collegamenti migliori per i ciclisti negli spostamenti quotidiani e nel tempo libero».

«In Alto Adige, per rendere ancora più attrattivo l’uso della bicicletta quale mezzo di mobilità sostenibile, vantaggioso e sano aggiunge l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider – stiamo ampliando la rete ciclabile collegando sempre più fra di loro le piste ciclabili, come nel caso di Laives». E così anche l’assessore all’ambiente, Giuliano Vettorato: «Finalmente Laives avrà un nuovo ed efficiente collegamento, un tracciato breve, ma allo stesso tempo funzionale per gli amanti delle due ruote, che potranno usufruire di uno snodo cruciale per raggiungere uno dei percorsi ciclabili più belli e apprezzati del nostro territorio, lungo la sponda del fiume Adige. Si chiude anche un annoso processo avviato prima ancora che divenissi assessore comunale a Laives».

Soddisfatto pure Giovani Seppi, vicesindaco di Laives, che si è speso molto negli anni scorsi con i proprietari della zona Cervo per cercare un accordo che consentisse di sbloccare un impasse annoso. La stradina infatti è proprietà privata dei residenti e a lungo, spalleggiati dall’amministrazione comunale di Vadena, questi avevano respinto l’idea della ciclabile sulla loro proprietà. Infine non possono che essere soddisfatti anche gli operatori turistici locali, che da anni auspicano la realizzazione del collegamento fra Laives e la pista provinciale fra Bolzano e la Bassa Atesina.

Un iter faticoso.

Il progetto riprende fedelmente due delibere provinciali, l’ultima delle quali approvata nel 2016, che prevedeva la modifica d’ufficio dei piani comunali di Laives e di Vadena per l’inserimento della pista sovracomunale da realizzare nei pressi del centro di guida sicura di Vadena. Tale approvazione era stata però respinta dopo una sentenza del Tar su ricorso dei proprietari dei terreni interessati dagli eventuali espropri che avrebbero reso possibile il progetto.

In seguito, la Comunità comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina ha chiesto e ottenuto il riavvio della modifica del procedimento dei piani urbanistici comunali di Laives e di Vadena. La nuova documentazione, che definisce l’opera come di interesse provinciale, prevede l’inserimento di nuovi allegati, tra i quali le mappe catastali relative alle proprietà interessate dal tracciato del percorso ciclabile, l’elenco dei proprietari di queste particelle, la sezione-tipo della pista ciclabile che sarebbe realizzata e una planimetria dettagliata delle zone di esproprio.

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