Giovane arrestato: aveva con sé un etto di hashish

Laives. I militari della Compagnia Carabinieri di Egna hanno arrestato un giovane di Laives per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio. L’arresto è avvenuto nell’ambito di controlli mirati del...



Laives. I militari della Compagnia Carabinieri di Egna hanno arrestato un giovane di Laives per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio. L’arresto è avvenuto nell’ambito di controlli mirati del servizio antidroga effettuato dai carabinieri della stazione di Laives, un servizio che ha posto l’attenzione particolarmente sui parchi pubblici, in riferimento ai quali segnalazioni indicavano che vi si svolgeva uno smercio di droga. Nel controlli, ai carabinieri del reparto territoriale si è affiancata un’unità del nucleo cinofili dei carabinieri.

E presto nella rete dei controlli è incappato un 19enne del luogo, che è stato visto salire su un autobus con atteggiamento guardingo. Il comportamento anomalo non è sfuggito ai carabinieri, che hanno deciso di seguire il bus e quando il giovane è sceso lo hanno fermato mentre tentava di disfarsi di un involucro.

Il giovane è stato quindi perquisito e indosso gli è stato trovato un panetto di hashish del peso di quasi un etto. Il 19enne è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari.

Poco più di un mese fa, in un condominio di via Marconi a Laives i carabinieri avevano scoperto una sorta di “supermarket” della droga. In quel caso erano state arrestate due persone e sequestrati quasi 1,2 chili di marijuana, circa 1 chilo di hashish, 10 grammi di cocaina e contanti per quasi 8700 euro. Anche in quel caso, a far scattare i controlli era stata la segnalazione di un cittadino, che aveva notato un insolito via-vai di persone presso un garage, dal quale - hanno poi verificato i carabinieri - proveniva un forte odore tipico della marijuana. Erano stati quindi arrestati un uomo e una donna entrambi classe 1991, già noti alle forze dell’ordine, proprietari del garage e residenti nello stabile. Durante la perquisizione erano stati trovati una serra per coltivare le piante di marijuana e strumenti per predisporre le dosi che poi, presumibilmente, venivano vendute. Di qui la denuncia per detenzione e spaccio di stupefacenti, con il sequestro anche dei soldi, possibile risultato dello smercio di stupefacenti. Per i due spacciatori si erano così aperte le porte del carcere: la donna a Trento e l’uomo in quello di via Dante a Bolzano. B.C.













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antonella mattioli

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